Getty Images
Hellasmania: le seconde linee hanno dimostrato di poter fare la differenza
arido e desolato (o desolante se lo rapportiamo a questa annata). Guardando l'aspetto meramente matematico i tre punti hanno fatto riaccendere di poco la speranza salvezza, dall'altra hanno aperto un grosso interrogativo circa la presenza degli uomini in campo e delle partite precedenti.
A Bologna i giocatori più importanti sono mancati, gente come Toni, Siligardi, Helander e Mora, e questo si presupponeva essere un chiaro segno di una partita dal risultato già scontato. Questo però non è stato e gli uomini in campo si sono dimostrati attenti, vivi e con voglia di combattere. La domanda ora è: è solamente un caso oppure si potevano fare scelte diverse sin dalle partite precedenti? Non si avrà mai risposta su questo, ma certamente la cosa fa riflettere, soprattutto alla luce della prestazione di quei giocatori che sembravano essere stati accantonati: Emanuelson per esempio, partito bene ma poi messo in panchina, e Gomez, accantonato per un motivo ignoto o infine lo stesso Samir (autore del gol).
Il campionato rimane comunque ancora abbastanza chiuso, anche se la vittoria di Bologna se non porterà alla salvezza, comunque sarà una degna risposta a quella tifoseria gialloblù che chiedeva almeno che i colori di questa piazza fossero onorati, combattendo fino alla fine. La prossima sarà contro un Napoli affetto da molte assenze, e anche se il divario resta alto, questo Hellas ha il dovere di provarci, magari schierando giocatori a sorpresa proprio come a Bologna.Questa vittoria a Bologna potrebbe essere solamente una goccia di pioggia in un deserto arido e desolato (o desolante se lo rapportiamo a questa annata). Guardando l'aspetto meramente matematico i tre punti hanno fatto riaccendere di poco la speranza salvezza, dall'altra hanno aperto un grosso interrogativo circa la presenza degli uomini in campo e delle partite precedenti.