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    Hellasmania: la duttilità di Kean

    Hellasmania: la duttilità di Kean

    • Nicola Corona
    Già qualche mese fa, con la fine della sessione estiva del calciomercato, avevamo sottolineato come il reparto che, almeno a livello numerico, rimaneva più scoperto destando più di una perplessità, fosse quello offensivo. Queste prime sette giornate di campionato hanno sostanzialmente confermato l'impressione avuta due mesi fa, ma ci hanno dato anche modo di vedere come nell'attuale rosa gialloblù ci sia un ragazzo che ha tra le sue caratteristiche migliori una notevole duttilità, qualità quanto mai utile a questo Verona e al suo attacco.

    Stiamo parlando di Moise Kean, classe 2000, arrivato quest'estate sulle rive dell'Adige in prestito dalla Juventus. Proprio con i bianconeri Kean ha esordito in Serie A nella scorsa stagione e poco più che diciassettenne si è già tolto lo sfizio di segnare la prima rete in  A contro il Bologna, nell'ultima giornata dello scorso campionato. In questa prima parte di stagione, il giovane attaccante italiano nato da genitori ivoriani è già arrivato a quota cinque presenze con la maglia del Verona e nell'ultimo turno contro il Torino è arrivato anche il primo gol stagionale. Al di là dei numeri però, la cosa che più colpisce di Kean è appunto la grande duttilità tattica, che unita ad una fisicità notevole lo rendono un giocatore importantissimo nell'attuale rosa a disposizione di mister Pecchia.

    Kean infatti è arrivato in gialloblù sostanzialmente per ricoprire il ruolo di punta centrale, unica vera alternativa a capitan Pazzini in quella posizione, tanto che già in due occasioni (con la Roma e con il Torino) è stato proprio lui e non il Pazzo a partire titolare. Alla notevole forza fisica Kean abbina anche delle eccellenti doti di corsa che gli permettono di ricoprire senza troppi problemi anche il ruolo di esterno offensivo, in particolare sulla fascia sinistra, posizione che gli da modo di rientrare sul destro (suo piede "forte") e di calciare verso la porta. Finora, Pecchia lo ha spostato il questa posizione solo in qualche spezzone di partita, ma Kean ha certamente la qualità per ricoprire bene anche questo ruolo. Infine, già in più di un'occasione, Kean è andato anche a ricoprire il ruolo di trequartista, cosa avvenuta durante le partite in cui il Verona si trovava sotto nel punteggio e sia Kean che Pazzini erano in campo contemporaneamente.

    Insomma, le soluzioni che questo ragazzo può dare all'attacco del Verona sono molteplici e sia Pecchia che la società contano di fare grande affidamento su di lui. Va comunque considerato che stiamo parlando di un ragazzo del 2000 alla prima vera stagione tra i professionisti. Pecchia dovrà essere bravo a dargli il giusto spazio, senza responsabilizzarlo oltremodo. Kean con la sua duttilità è una risorsa importante per i gialloblù, ma non ci si deve aspettare che possa risolvere da solo i tanti problemi offensivi che affliggono in questo momento il Verona. Gli va dato il tempo di assorbire il gioco e i movimenti richiesti dall'allenatore. Certamente se gli verranno lasciati lo spazio e soprattutto il tempo necessario, Kean avrà modo di ripagare la fiducia che tutto l'ambiente ha già dimostrato di voler riporre in lui.

    Insomma, un giocatore che può praticamente ricoprire con profitto tutte, o quasi, le posizioni possibili per un attaccante. Non potrà essere una panacea per tutti i mali dei gialloblù, ma una risorsa importante in questa dura lotta per la salvezza, questo siamo sicuri di sì.

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