Hellasmania: la difesa è (quasi) pronta
Il primo ad arrivare è stato Thomas Heurtaux, in prestito con diritto di riscatto dall'Udinese. Il francese, classe 1988, cresciuto nelle giovanili del Caen con cui ha giocato anche i primi anni da professionista, ha passato le ultime cinque stagioni proprio ad Udine. Se nei primi tre anni in Italia il suo rendimento è stato molto buono, nelle ultime due stagioni anche a causa di qualche infortunio ha finito per giocare di meno. Rimane comunque un giocatore di grande esperienza per la Serie A, molto dotato fisicamente, con un buon senso della posizione e una discreta tecnica utile in fase di impostazione. Con ogni probabilità sarà proprio lui il perno centrale sul quale verrà costruita la nuova difesa gialloblù. Se starà bene fisicamente, il suo acquisto potrebbe essere stato davvero un gran bel colpo.
In settimana è stato ufficializzato anche il ritorno di Alex Ferrari, che aveva già indossato la casacca gialloblù da gennaio a giugno 2017, contribuendo con delle buone prestazioni alla conquista della promozione. Anche Ferrari, classe 1994, arriva a Verona con la formula del prestito, in questo caso appunto rinnovato dal Bologna. Tra i vari arrivi in casa Hellas, quello di Ferrari è forse quello più interessante. Il giocatore, che all'inizio dell'estate è stato convocato per gli Europei Under 21 in Polonia, è uno dei giovani maggiormente promettenti a livello nazionale. Difensore centrale, bravo tatticamente e pure dotato tecnicamente, può ricoprire anche il ruolo di terzino destro, come già accaduto nella parte finale della scorsa stagione. Insomma, un jolly utilissimo a Pecchia, che in questo campionato troverà sicuramente ampio spazio.
L'ultimo innesto in ordine di tempo è quello di Gian Filippo Felicioli, che arriva pure lui in prestito, in questo caso dal Milan. Il ragazzo, classe 1997, ha giocato l'ultima stagione ad Ascoli Piceno, collezionando 21 presenze nel campionato di B. Mancino naturale, ricopre il ruolo di terzino sinistro. Dei tre nuovi acquisti del Verona, Felicioli è di certo la scommessa più grande, vista la giovanissima età e l'assenza di esperienza in A. Nonostante questo però, il ragazzo già dai primi giorni di ritiro a Primiero ha dimostrato grande personalità e nel corso della stagione potrebbe ritagliarsi un ruolo interessante, anche se almeno inizialmente lì a sinistra il titolare dovrebbe essere il francese Souprayen.
Con l'arrivo di Heurtaux, Ferrari e Felicioli si definisce così la linea difensiva gialloblù della prossima stagione che comprenderà anche Caracciolo, Bianchetti, Souprayen e Romulo. In attesa di capire il futuro di Albertazzi e conoscere i tempi di recupero di Cherubin e Brosco, vanno presi in considerazione i recenti infortuni di Caracciolo e Bianchetti, che almeno nella prima parte di stagione lasceranno forzatamente grande spazio ai nuovi arrivati. Al momento attuale quindi, la difesa del Verona risulta quasi totalmente costruita. Ad un'occhiata più attenta manca forse ancora un terzino destro che possa sostituire Romulo, visto che il brasiliano se necessario può essere spostato anche a centrocampo e Alex Ferrari in quel ruolo può essere molto utile, ma più in fase di contenimento che in quella di spinta. Vedremo se nei prossimi giorni la società deciderà di muoversi in tal senso.
Insomma, il nuovo Verona comincia a prendere forma e lo fa partendo proprio da dietro. L'impressione è che i nuovi arrivi abbiano alzato il livello complessivo del reparto e un'ipotetica difesa titolare formata da Romulo, Ferrari, Heurtaux e Souprayen può ben figurare anche in Serie A. Mister Pecchia li sta già provando con continuità in ritiro, in attesa delle vere sfide di campionato. Per ora comunque, le sensazioni sulla nuova difesa del Verona sono davvero molto buone.