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    Hellasmania: l'ora di Juanito Gomez

    Hellasmania: l'ora di Juanito Gomez

    Juanito è pur sempre uno della vecchia guardia. Conosce l'Hellas, ha conquistato Mandorlini. Anche se il feeling non è sbocciato subito. Ma in pochi potevano immaginarsi un Gomez ancorato al Verona così a lungo. Si fa presto a contare chi ha i colori gialloblu tatuati nella pelle. Lui, Rafael, Maietta e Hallfredsson: una ristretta cerchia di soldati dai quali è impossibile separarsi. Contro l'Udinese toccherà a Gomez. Soltanto la squalifica è riuscita a fermare Iturbe, che altrimenti sarebbe un'infaticabile pedina all'inseguimento dell'Europa.

    Uno che, peraltro, non ha avuto problemi a mostrare versatilità nei cambiamenti di Mandorlini. In appoggio a Toni, ma anche come esterno puro quando la situazione tattica obbligava al 4-5-1. L'urlo più grande, ai tifosi del Verona, l'ha strappato proprio Gomez: chi se lo dimentica, quel gol alla Juve quando stavano scorrendo i titoli di coda su una partita maledetta? Non arriverà alla doppia cifra in fatto di gol, per la prima volta dopo tre anni, ma nel suo caso basta sentirsi parte integrante dell'Hellas. Eccome se lo è.

    Poi c'è un record, giusto per non farsi mancare niente: Gomez è l'unico nella storia del Verona trovatosi ovunque a suo agio col gol. Un cavallo di razza che, quando l'Hellas ha deciso di riprendersi, aveva già trascinato il Gubbio a una promozione. Assortimento vario, nei suoi gol gialloblu: dalla Lega Pro alla B, passando per la Coppa Italia e ora i cinque acuti della stagione tra i grandi. Diciamolo pure, mancherebbe solo l'Europa. Mai dire mai.

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