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    Hellasmania: il punto su questo 2015

    Hellasmania: il punto su questo 2015


    Come diceva quel detto famoso? Anno nuovo, vita nuova. Sì, perchè non sembra esistere altra espressione più corretta per esprimere il pensiero di tanti tifosi gialloblù di fronte a un anno che sta finendo con una vera e propria agonia. Vorrei sapere se qualcuno si sarebbe mai aspettato, in data 30/05/15 (ultima giornata del campionato 2014/15), dopo il pareggio con la Juventus per 2-2, che il Verona sarebbe sprofondato in una crisi talmente profonda da non riuscire quasi più a venirne a capo, solamente quattro mesi più tardi. Sembra quasi irreale, proprio come un incubo, ma purtroppo la realtà è questa e per fare un bilancio di questo strano, maledetto 2015, non bisogna far altro che prendere un foglio, una matita, e disegnare una parabola inesorabilmente discendente.

    Se guardiamo con attenzione e analizziamo a fondo il percorso fatto dal Verona a partire dal pareggio in casa dell'Empoli ottenuto il 6 Gennaio (prima partita del 2015), si può notare come sia stato caratterizzato da alti e bassi, con vittorie importanti, molti pareggi, e alcune sconfitte pesanti. In ordine cronologico, dopo la vittoria per 3-1 con il Parma, ci fu la sonora sconfitta per 4-0 sul campo della fortissima Juventus; questo però non distrusse gli animi ed infatti l'ultima partita di quel Gennaio vide una bella vittoria a Verona contro l'Atalanta.
    Febbraio fu a dir poco da dimenticare: non arrivò nessuna vittora, solo sconfitte. Prima con il Palermo, poi con il Torino ed infine, la più grave, con il Genoa (il risultato finale fu 5-2 per i genovesi); una situazione che sembrava in drastico pericolo, perchè il calendario poi si faceva davvero complicato da li in avanti. La sorpresa però arrivò all'ultima giornata di quel brutto mese, quando si riuscì ad ottenere un ottimo pareggio contro la Roma al Bentegodi, che fece riaccendere gli animi ed infondere coraggio a tutto l'ambiente.

    Marzo, Aprile e Maggio furono tutto sommato positivi, durante i quali non sono mancate delle belle soddisfazioni. Basti pensare al pareggio contro il Milan, alla grande vittoria contro il Napoli per 2-0, e a quella in casa della Fiorentina per 1-0 del 20/04 ed il pareggio all'ultima giornata contro la Juventus in casa. Tra alti e bassi comunque la stagione si è conclusa con un unico, grande, punto fisso: Luca Toni. Vero trascinatore e goleador di questa squadra, che si è impegnata tanto per star vicino alla stella del club, fino a portarlo ad ottenere il secondo posto nella classifica cannonieri del campionato con 22 gol realizzati di cui solo 4 dal dischetto. 

    Arrivò così l'estate che non vide grandi colpi nei reparti più bisognosi. La difesa doveva essere rinforzata di più per esempio, mentre al centrocampo e l'attacco dovevano essere aggiunti elementi di seconda linea abbastanza importanti qualora ci fosse stato bisogno di rimpiazzare i titolari per infortuni o turni di riposo. Gli innesti più importanti, o perlomeno che si sono rilevati importanti, sono stati Samuel Souprayen (tesserato da svincolato), Federico Viviani e il punto interrogativo Giampaolo Pazzini, il quale ha fatto per ora alcune belle prestazioni ma che non hanno portato a gol importanti. 

    Come detto all'inizio però, nonostante un calciomercato estivo non molto esaltante, nessuno si poteva aspettare un inizio del nuovo campionato come quello che ora è sotto gli occhi di tutti, soprattutto dopo un avvio abbastanza convincente contro la Roma in cui si è pareggiato con un buon 1-1. I problemi riscontrati in questa prima parte sono molteplici e più di una volta analizzati. La difesa deve essere rivista dalla base perchè troppi sono gli errori sia tecnici che tattici, mentre il centrocampo deve sperare nella giornata buona dei suoi migliori interpreti: Hallfredsson più di tutti tiene a galla un reparto in grosse difficoltà e sembra uno dei pochi, insieme a Viviani, a lottare fino alla fine. L'attacco invece ha ancora la sua punta di diamante in Toni, il quale nonostante la sua età, riesce a trascinare da vero leader tutto il resto della squadra, provando e riprovando a sovvertire una situazione tanto buia quanto grave. 

    I propositi per il nuovo anno sono davvero molti, ma prima di tutto serve tranquillità, molto lavoro e soprattutto, cosa più importante, un mercato invernale che sia indirizzato ad acquisti utili al gioco del nuovo allenatore e non solo per ripianare buchi. C'è bisogno di programmazione e di sfruttare questa pausa per lavorare a fondo sulle nuove tattiche, sperando che possano essere quelle giuste per risollevare un intero ambiente. Finchè non sarà la matematica a dirlo, è lecito ancora crederci.

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