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  • RICHIARDI
    Hellasmania: giustizia è fatta, per adesso

    Hellasmania: giustizia è fatta, per adesso

    L'argomento ha paralizzato Verona. Presentato, tutto in una volta sola, il conto di qualcosa mai successo. Alla fine si esce col sorriso dalla centrifuga. L'Hellas ha fatto sentire la propria voce, in tutto e per tutto. Perché stavolta si era passato il limite. Una colata di ingiustizia a penalizzare il tifo gialloblu. Quasi come voler colpire alla cieca, ma con decisione. La società ha fatto muro, ed ecco i risultati.

    Decisivo l'intervento del Milan? Anche, ma il resto è stata tutto opera del Verona. Incrinando, quantomeno, le certezze di chi aveva tacciato l'Hellas di tifoseria razzista. Gli errori si pagano, ma certe etichette sono davvero scomode e in alcuni casi sbagliate. L'apice venne raggiunto due anni fa, con quei cori vergognosi verso Morosini: quella volta, il mea culpa è scattato subito. Ora, poteva esserci il danno dopo la beffa. In una settimana che ha già visto il divieto al popolo del Verona di recarsi a Napoli. Ingoiare così un altro rospo era impossibile. Già, ironia della sorte: capita proprio una partita di per sé calda, in tema tifosi, nei giorni in cui scoppia la baraonda su cori razzisti che non ci sono mai stati.

    Sembra di essere tornati ai tempi della serie B quando, nel 2011, il Verona veniva regolarmente sanzionato. E la cosa creò anche una sorta di frattura tra il compianto presidente Martinelli e la curva, dato che le multe vanificavano gli sforzi economici fatti dalla società. Ma col tempo, la crescita – da contestualizzare all'arrivo di Maurizio Setti – quanto a maturità del tifo gialloblu non può passare inosservata.

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