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    Hellasmania: è un Verona ben corazzato

    Hellasmania: è un Verona ben corazzato

    Adesso viene il bello, alle prese con una vera emergenza. Mandorlini si è fatto il segno della croce, prima della partenza per Roma. Una pioggia di assenze senza precedenti, almeno per l'Hellas. Vero che nemmeno i giallorossi se la passano bene, ma volete mettere la differenza? Andare a punti all'Olimpico sarebbe impresa vera, anche se dall'altra parte mancherà quell'Iturbe che l'anno scorso ha fatto le fortune del Verona.

    Una centrifuga, questa settimana. Lo stuolo di infortuni segue di poche ore i primi approcci di Mandorlini a soluzioni diverse sul campo. Un tempo solo, per tarare la difesa a tre sul Verona e capire che non è ancora il caso. Tutto fuori tempo, quantomeno. Perché esporsi a nuovi problemi nel momento in cui sembrava andare tutto a posto? Certo, se bisognava sperimentare, meglio un Genoa al Bentegodi che rischiare figuracce altrove. Quelle che di sicuro non ha fatto Gollini: una bella scoperta, nel suo debutto a 19 anni in serie A. L'Hellas, del resto, non lo ha preso dal calcio periferico.

    Il nuovo può attendere? E' un discorso che non vale per il centrocampo. Aspettando Marquez e Saviola, ecco Ionita, l'uomo che spariglia le carte. Tachtsidis sta riprendendo autorità nel mezzo, Obbadi si porta dietro un discorso di continuità da quest'estate. Il primo gol moldavo nel nostro campionato e molto altro, per Ionita: un record c'è già, nel Verona. L'altro sarebbero state le tre vittorie nelle prime quattro partite, tali soltanto l'anno dello scudetto. L'Hellas cresce e domani conta conservare l'imbattibilità.

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