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    Hellasmania: due nuovi profili per l'attacco. Saranno quelli giusti?

    Hellasmania: due nuovi profili per l'attacco. Saranno quelli giusti?

    • Alessandro Righelli
    Sono ore caldissime, in tutti i sensi, in casa Verona. Finalmente la proprietà, attraverso il nuovo ds Marrocu, sta chiudendo i primi colpi nel settore offensivo. Il primo, oramai alla firma è quello di Thomas Henry, attaccante belga di grande stazza che l'anno scorso ha militato nel Venezia ora retrocesso. Il secondo nome è quello di Djuric, punta in rotta con la Salernitana e molto vicino all'Hellas secondo le ultime indiscrezioni. Questi sono i due profili che stanno orbitando attorno al pianeta Verona, pronti a sbarcare e firmare un contratto ancora ben da definire. Insomma, la società sembra aver lavorato già da subito in sintonia con il nuovo allenatore Cioffi, il quale ha espresso le sue preferenze. Ora dunque, al netto di eventuali incredibili ribaltoni, possiamo commentare tali scelte, in vista anche delle possibili partenze e dei possibili moduli con cui giocare la prossima stagione.

    Partiamo dai nomi. Oggi nel calcio si sa, se non spendi, sono dolori. Sulla piazza italiana poi, data la crisi generale, è sempre più complicato fare affari (per non parlare nei campionati maggiori europei). Guardando quindi all'ultima stagione, sia Henry sia Djuric si sono distinti nelle loro rispettive squadre, in situazioni tutt'altro che rosee. Il Venezia, come sappiamo, è retrocesso e nonostante tutto l'attaccante belga è quasi riuscito ad arrivare in doppia cifra, cosa assai non scontata in una squadra che purtroppo aveva perso il mordente iniziale. Si è caricato spesso l'attacco sulle spalle, lottando fino alla fine per cercare il risultato, grazie anche al suo fisico che può vederlo giocare perfettamente come punta centrale di "sfondamento". Inoltre, cosa non da poco per gli attaccanti moderni, ha spesso aiutato a far salire la squadra: caratteristica che è utilissima in situazioni estreme. 

    Djuric è un profilo simile, sempre punta centrale ma più di movimento. Ha più agilità ed è anche dotato di un buon piede. Non ha segnato molto, in una Salernitana che si è salvata all'ultimo minuto dopo un girone di ritorno da capogiro. A testimonianza della sua duttilità e della sua tecnica, ha collezionato ben cinque assist: cosa non del tutto scontata per un attaccante. Può risultare quindi molto utile in coppia con una seconda punta, oppure con due ali che sappiamo dargli i suoi spazi e suoi tempi per gli inserimenti in area di rigore. 

    Ecco quindi che Cioffi, qualora si chiudano queste due operazioni, si troverà con due profili che giocano nella medesima posizione, ma con caratteristiche leggermente diverse. Questo fattore potrà essere importante, al netto di chi può dire giustamente che ne bastava anche solo uno in quella zona del campo. Certo, con Simeone riscattato ma praticamente in partenza e Kevin Lasagna che ancora naviga nel limbo della panchina, bisognava dare una scossa al reparto e cambiare un poco le carte in tavola. Quello che è mancato da sempre al Verona sono stati i gol degli attaccanti, spesso frammentati e poco costanti. Questi due giocatori possono, magari insieme, dare quel giusto peso all'offensiva, sfruttando il gioco delle ali che tutti sappiamo essere uno dei pallini di questa squadra. 

    Per rispondere alla domanda iniziale quindi, sì, questi possono essere i profili buoni per questo Verona. Certo a livello di statistiche siamo a 14 gol in due, non un numero esaltante, ma dobbiamo tener presente le situazioni complicate dalle quali entrambi arrivano. Una mezza scommessa quindi, questo è certo, ma che può portare i suoi buoni frutti se inseriti in un contesto di livello. Qui la mano dell'allenatore dovrà quindi vedersi, e qualora siano essi i due nuovi giocatori del Verona, non si vedrà l'ora di scoprire le idee e le intenzioni di Cioffi!

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