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Hellasmania: da adesso tanti derby così
E' stato il derby delle motivazioni? Questo può essere, anche perchè dall'altra parte dell'Adige c'era un Chievo apparso troppo statico, con poche forze e troppo passivo per riuscir a far male all'avversario. Ma i meriti bisogna darli anche e soprattutto a questo Hellas, che è riuscito ad imporre il proprio ritmo agli avversari, a crederci di più e a dimostrare a tutti che i giochi non sono ancora finiti. Il simbolo di tutto questo è ancora una volta lui, Luca Toni, quel vecchio leone con la forza di un ventenne, il quale ha fatto a sportellate per 90' e dato la carica ai suoi anche quando all'inizio del secondo tempo il Chievo sembrava aver ritrovato vigore. Molto bene anche il suo compagno di reparto, Pazzini, il quale è riuscito ad essere una buona spalla ed ha trovato non solo il gol ma anche alcune ghiotte occasioni per le quali è mancato un pizzico di precisione in più. Bene anche il centrocampo con un Ionita in gran forma: perno del suo reparto, ha trovato allo scadere un grandissimo gol che può essere un monito anche per il suo morale. La difesa si è comportata positivamente, anche se in alcune occasioni è tornato lo spauracchio delle amnesie che hanno caratterizzato il campionato; è il reparto dove Delneri dovrà lavorarci ancora su, magari aiutato da qualche nuovo innesto estivo, qualsiasi sia l'esito di questa annata.
Insomma che dire? I tifosi si aspettavano una risposta forte dalla loro squadra e come di dovere essa è arrivata. Il pubblico sugli spalti è stato impeccabile come sempre e mai come nessun'altra tifoseria italiana sembra davvero essere il dodicesimo uomo in campo. Ora bisogna che questo spirito venga mostrato e messo in campo anche nelle trasferte perchè se bisogna lottare fino alla fine, il cammino passa inesorabilmente anche fuori casa. Devono essere tanti derby queste gare future per l'Hellas Verona e se saranno giocate tutte come ieri sera, comunque andrà, sarà sempre una vittoria.