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Hellasmania: Crisi attaccanti. È arrivato il momento giusto per Salcedo
Alcuni giocatori però hanno comunque risentito di questo sforzo, uno tra tanti, Borini, che era stato fermo a lungo con il Milan e che aveva giocato praticamente ogni gara da quando veste la maglia gialloblù. I tempi di recupero non sono ancora stabiliti con certezza, ma dato che si parla di lieve lesione muscolare, di certo non saranno brevissimi. Con anche Pazzini e Di Carmine out allora, l'allenatore Juric dovrà contare su un numero ristrettissimo di attaccanti, tra i quali scalpita Salcedo, convocato già per Udine. Il giovanissimo giocatore italo-colombiano (18 anni) in prestito dall'Inter ha dimostrato già negli allenamenti una gran voglia di tornare sul campo, dopo l'infortunio avuto il 3 dicembre al ginocchio destro. Vi ricordate come ci eravamo lasciati con Salcedo? Il 3 novembre segnava la sua prima rete in serie a contro il Brescia, nella partita casalinga finita poi per 2-1 per i gialloblù, in un tribudio di gioia del giovanissimo attaccante. Juric sà che non è facile trovare il momento giusto per far tornare in campo un ragazzo della sua età, perché la troppo foga poi può essere un fattore negativo, ed è per questo che contro l'Udinese la scelta di farlo stare semplicemente in panchina è stata alquanto saggia.
Ora però, con i numeri così stretti degli attaccanti, sembra arrivato proprio il momento di schierarlo, magari già dal primo minuto. Certo, da solo non può fare reparto, ma supportato magari da un'altra punta di ruolo come Stepinski, potrebbe risultare molto pericoloso, viste le sue grandi doti di corsa e di inserimento negli spazi. Ricordiamo che la prossima gara sarà contro il Cagliari, al Bentegodi; una squadra in difficoltà, ma che proprio per questo cercherà a tutti i costi di riscattarsi con una vittoria. Salcedo può fare la sua parte allora, soprattutto quando l'avversario sarà sbilanciato in avanti, lasciando molto campo libero nelle proprie retrovie. Sarà quindi un'ottima occasione per farsi notare non solo dal suo allenatore, ma anche dal proprio pubblico, che lo aveva lasciato con un grande applauso.