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Hellasmania: c'è un desiderio da esprimere per questo finale di annata !
Prima fra tutte, una rotazione di giocatori che non ha dato delle risposte soddisfacenti, almeno in alcuni reparti. Se ieri, ad esempio, Cancellieri ha dimostrato grande impegno e voglia di mettersi in mostra, lo stesso non si può dire di uno come Bessa, il quale ha ampiamente deluso le aspettative. Stessa cosa si può dire della difesa, che da Venezia a ieri ha incassato ben 9 gol, ripeto: 9 gol. Troppi, se consideriamo che il reparto difensivo gialloblù si è sempre contraddistinto per solidità e sicurezza. Ma cosa è andato storto allora e a chi, nel caso, si può imputare tale problema? Ed infine: quali possono essere le soluzioni e quali le conseguenze ? Proviamo a rispondere a queste domande, che permetteranno di analizzare questa piccola emergenza in atto in casa Verona.
Partiamo subito dicendo che gli interpreti difensivi sono stati diversi in queste tre partite, con un turn-over secco contro l'Empoli e un cambio di centrale tra Venezia e Atalanta, cause forza maggiore. Questo di certo non giustifica il tutto, però potrebbe aver destabilizzato quegli equilibri che si sono venuti a creare con il paziente lavoro di Juric prima e Tudor poi. Detto ciò, se analizziamo più da vicino le partite, si può notare che il passivo secco subito arriva in determinati momenti di black-out, più o meno lunghi, che tutta la squadra ha dimostrato di subire. In laguna praticamente un tempo è stato regalato, mentre in Coppa Italia, 8 minuti sono bastati per distruggere una gara che poi alla fine dei conti si è scoperto essere alla portata più assoluta. Questi cali di concentrazioni si sono visti soprattutto, come si diceva, nel comparto difensivo, come se i giocatori staccassero la spina dell'attenzione senza motivi validi.
Proprio per questo motivo non si può non considerare il ruolo di Tudor che, in questo particolare caso, risulta di fondamentale importanza. L'allenatore infatti è colui il quale dovrebbe evitare con tutti i mezzi dei cali di concentrazione come questi, soprattutto se ripetuti nel tempo e, siamo sinceri, da uno come Tudor ci si aspetta proprio questo. Attenzione, non è una critica dura questa, ma solo un commento che vuole essere costruttivo. Questa squadra è capace di grandi prestazioni, lo si è visto e rivisto, ed è proprio per questo che fa ancor più rabbia veder buttar via partite in questo modo. Nulla di grave fintanto che si compie una vera e propria impresa come a Venezia, ma se questa non riesce, vedi ieri sera, l'amaro in bocca rimane, come anche i punti in classifica o altro.
Insomma, la missione principale ora è quella di crescere sotto questo aspetto e non dare nulla per scontato. Tenere sempre la testa bassa e non compiacersi troppo, tanta umiltà e tanto lavoro. Tutto questo è risolvibile e ancora una volta la mano dell'allenatore sarà fondamentale!