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Hellasmania: brutto passo indietro, così si fa dura
Le cose buone viste a Cagliari non sono molte. Un buon approccio alla partita che ha fruttato il vantaggio maturato dopo soli 6' e le prestazioni di due giocatori che, per motivi diversi, erano finiti sotto il tremendo occhio della critica: Nicolas e Zuculini. Il portiere brasiliano ha giocato ancora una volta una partita attenta, parando pure un rigore a Cigarini, a dimostrazione del discreto periodo di forma vissuto, dopo il difficile inizio di stagione. Zuculini invece, oltre ad aver segnato il suo primo gol in Serie A, è risultato uno dei migliori per i gialloblù, mettendo in campo la solita dose di corsa e generosità a servizio della squadra, dimostrando di aver superato i brutti errori del derby. Le cose buone per i ragazzi di Pecchia però finiscono qui.
Tante, se non troppe, le cose da rivedere. La prestazione successiva al gol di Zuculini non è stata all'altezza. La squadra ha perso molti metri di campo e si è chiusa in difesa, concedendo grande spazio di manovra ad un Cagliari ansioso di rimontare. Un atteggiamento che non ha pagato, visto che i rossoblù sono riusciti prima a pareggiare con Ceppitelli e poi a ribaltare il risultato nei minuti finali con Faragò. Una strategia troppo remissiva, aggravata dal fatto che mai, nei restanti 80' di gioco, il Verona è riuscito a sfruttare i contropiede a cui la squadra sarda, inesorabilmente, si esponeva. Poca convinzione, scarsa grinta e tanti errori tecnici, l'ultimo dei quali commesso da Souprayen, è costato la sconfitta ai gialloblù. Gli esterni Romulo e Fares (ma nella ripresa anche Valoti) non sono mai riusciti ad accompagnare l'azione offensiva, Cerci è apparso spaesato e fuori dal gioco, Pazzini lento e troppo solo. La difesa ha retto finchè ha potuto, ma è chiaro che con una pressione costante come quella portata dal Cagliari, prima o poi, anche con un minimo errore, il gol sarebbe arrivato.
Mister Pecchia al termine del match ha fatto mea culpa affermando che quella di oggi, per il Verona, è una sconfitta meritata. Il problema è che la salvezza per i gialloblù potrà arrivare soprattutto da partite come queste e contro questi avversari. "Sbagliare" la partita in questo modo rischia di diventare un problema serio. Servono punti e per farli servono prestazioni completamente diverse. Il Verona ha già dimostrato di poter fare molto di più.
Ora, dopo la sosta, arrivano delle partite decisive. Bologna, Sassuolo, Genoa e Spal, tutte avversarie dirette in chiave salvezza, così come lo era oggi il Cagliari. I ragazzi di Pecchia non possono più sbagliare. Sarà bene ricordare Cagliari per non ripeterlo più.