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    Hellasmania: Baroni trovi ora una formazione titolare

    Hellasmania: Baroni trovi ora una formazione titolare

    • Alessandro Righelli
    Dopo la brutta sconfitta contro il Napoli è già quasi tempo di un'altra sfida difficilissima, ossia quella contro la Juventus. Nel frattempo, in settimana la squadra sta cercando di recuperare le forze non solo per affrontare i bianconeri a casa loro, ma soprattutto per approcciarsi a quelle che saranno giornate assai importanti per il proseguo del campionato. Infatti, parentesi quasi impossibile di Torino, si affacciano sul cammino il Bologna in Coppa Italia e per quanto riguarda il campionato, quattro sfide contro altrettante rivali per la salvezza finale. Non si può già dire che saranno partite da dentro fuori, questo è chiaro, ma fondamentali per la stagione, invece sì.

    Al fronte di queste sfide l'obiettivo principale per Baroni sarà quello di trovare una volta per tutte una quadra per la formazione iniziale dei gialloblù. Il processo di consolidamento della squadra è infatti ancora incompleto, dato che da inizio campionato l'allenatore ha sempre cambiato gli undici titolari. Un aspetto questo da non sottovalutare. Certamente Baroni ha l'attenuante di aver dovuto far fronte ad infortuni che purtroppo hanno tenuto fuori a giorni alterni elementi importanti della rosa, tra cui ricordiamo il solo Hien che ancora è fermo ai box. Se a questo aggiungiamo il fatto che anche alcuni giocatori in campo non stanno rendendo per quelle che sono le aspettative, come ad esempio Ngonge, ecco che la frittata è già bella che servita. Tutte queste problematiche però non possono e non devono durare in eterno. In un momento come questo, nel quale ci si gioca il futuro del campionato, vi è estremo bisogno di compattezza e di organizzazione: due fattori che non si possono pescare dal cilindro magico da un momento all'altro, ma sono frutto di un lavoro costante e ragionato. 

    Stiamo forse intendendo che Baroni non sia all'altezza del compito? Certo che no. Lo ripetiamo: ha attenuanti che non dipendono certo da lui, ma ora è giunto il momento che dimostri il valore che ha come tecnico. Il nostro allenatore ha le carte giuste per prendere in mano questa squadra e plasmarla in modo solido e robusto. Ora più che mai deve riuscire a cogliere quelli che sono i giocatori che stanno dando più garanzie e sicurezze, consegnare a loro le chiavi della squadra e continuare per questa strada senza più cambiare troppo le pedine. Compattezza e ragionevolezza, queste due dovrebbe essere le parole chiave di qui in avanti, al fine di vedere finalmente un Hellas più uniforme. Al contrario, se si continuasse a cambiare squadra titolare ad ogni partita, non si riuscirebbe di certo ad imporre alla squadra un gioco e una mentalità stabile gara dopo gara.
     

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