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    Hellasmania: alla ricerca di funzionalità

    Hellasmania: alla ricerca di funzionalità

    Strane le congiunture. Mandorlini deve scrollarsi di dosso l'etichetta di catenacciaro – ammesso che sia l'espressione di calcio appena applicata al Verona, ma è tutto da dimostrare – nella settimana in cui i sistemi di Zeman sono stati ad alta produttività. Non di certo l'antitesi al gioco dell'Hellas. Che anzi, con un filo di razionalità in più lo scorso anno si sarebbe anche qualificato per l'Europa League.

    L'avvicinamento al Cagliari in realtà procede con la ricerca dell'Hellas più funzionale. Quello che intanto si ritrova, complici alcuni recuperi essenziali. Ma proprio qui sta il punto. Nessuno, nel giorno di vigilia, ha chiesto a Mandorlini se per Saviola ci sono spiragli. Il tecnico ha congelato la questione alcuni giorni fa, togliendo il 4-3-3 dalle possibili soluzioni compatibili con l'argentino. Abituiamoci a un Verona suscettibile al cambiamento, laddove fortunatamente si potrà pescare nel mazzo. Ionita e Hallfredsson, nel frattempo, sono le due novità di serata da esporre in vetrina: intesi come nuovo assortimento del centrocampo.

    Poco più di un'ora in quattro partite, il minutaggio di Saviola: l'acquisto boom del Verona deve ancora rivelarsi tale. Ci sono di mezzo situazioni tattiche, ma conterà anche quella sorta di effetto domino. Per intenderci: Ionita ha risolto a Torino e non è più uscito di squadra. Quindi basterà aspettare la scintilla. Coniugando il tutto col ritorno alla vittoria. Rimanere a secco tre volte di fila sarebbe già un anomalia rispetto alle abitudini gialloblu.

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