Hellas, Martinelli-Setti:| 'La trattativa c'è'
«Ho comperato l'ottanta per cento dell'Hellas». Nel momento più delicato della stagione, la dichiarazione di Maurizio Setti alla Gazzetta dello Sport ha l'effetto di una bomba a orologeria. Da una parte la squadra di Mandorlini è impegnata nella promozione diretta in serie A con tre gare tutte da vincere, dall'altra patron Martinelli tiene in piedi la trattativa con il vicespresidente del Bologna per cedere la maggioranza del pacchetto azionario. Alcune dichiarazioni di Setti al quotidiano in rosa ha portato un po' di scompiglio nella truppa di Mandorlini. «Ho già firmato l'accordo - ha detto il vicepresidente rossoblù -. Il costo dell'operazione si aggira sui dieci milioni di euro e il passaggio di proprietà avverrà non prima del 30 giugno. Martinelli resterà in società con una quota di minoranza». Tutto chiaro sul fronte economico, un progetto preciso anche dal punto di vista tecnico. «Non voglio fare nomi per il futuro, sarebbe destabilizzante - sottolinea Setti - se andremo in A mi aspetto almeno ventimila abbonati, se resteremo in B cercheremo di puntare ai play off e rimarranno Rafael, Jorginho, Halfredsson e Juanito Gomez». Se non voleva destabilizzare con queste dichiarazioni ha ottenuto l'effetto contrario. Come si sentiranno i giocatori gialloblù che non sono stati citati dall'imprenditore che dichiara di aver già comprato il Verona? Come scenderanno in campo nelle prossime partite? Con quali stimoli? Con la voglia di dimostrare a tutti il loro valore o già scarichi in attesa del benservito? In attesa di vedere che cosa succederà nelle prossime settimane - in effetti l'ambiente Hellas non è nuovo a queste situazioni - le uscite di Setti non hanno certo portato tranquillità in un gruppo che vive con grande tensione la fase finale di questo campionato. Con 73 punti in classifica, un quarto posto più che meritato e tre gare da vincere per inseguire un sogno, questa squadra ha bisogno di vivere una vigilia serena. Il presidente Martinelli l'ha capito al volo e, ieri pomeriggio, ha incontrato la squadra a Sandrà prima dell'allenamento. «Sono stato chiaro - ha detto all'uscita dallo spogliatoio - io sono il punto di riferimento di questo Verona e ho grande fiducia in questa squadra, sono ragazzi incredibili che hanno fatto entusiasmare non solo il presidente e i dirigenti ma anche i tifosi gialloblù. Devono stare tranquilli, la società c'è, è presente, c'è sempre stata, ha sempre onorato gli impegni presi. Sarà così anche questa volta. Adesso dobbiamo lavorare sodo e preparare bene la sfida con l'Albinoleffe. Sono già retrocessi ma ci aspetteranno con il coltello fra i denti». La «sparata» di Setti, però, non può passare inosservata. In una settimana l'imprenditore emiliano, titolare di griffe di moda come Manila Grace ed E-gò, prima si è concesso ai microfoni di Sky poi ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta. Ha sempre parlato da futuro presidente dell'Hellas. «La trattativa va avanti, stiamo parlando da mesi - conferma Martinelli - conosco Setti da tempo, è un imprenditore serio e affidabile, un bravo ragazzo, uno sportivo appassionato. In questi mesi è stato vicino alla squadra e alla società, ha conosciuto la piazza. L'affare si può concludere ma finora Setti non mi ha dato un soldo, non c'è nessun accordo, non c'è nessuna firma. Ha detto che entrerà fra un mese? Magari. È da tre anni che cerco alleati». La trattativa continua, dunque, ma le precisazioni di Martinelli «sconfessano» le dichiarazioni di Setti. L'accordo, dunque, non è ancora chiuso. Bisogna prendere tempo. Lo sa anche Andrea Mandorlini, lui è un uomo di calcio, ha visto tante situazioni simili. «Beh, anch'io ho letto con sorpresa il pezzo sulla Gazzetta - ammette il tecnico del Verona - ma si capisce che il titolo è un po' sparato per colpire l'attenzione, nell'articolo Setti non dice niente di nuovo rispetto a quello che già si sapeva. Preoccupati? Siamo gente di calcio, sono cose che succedono. Il futuro è lontano, pensiamo al presente, ci siamo io e Martinelli, lunedì sera dobbiamo affrontare l'Albinoleffe e sarà una partita difficile. Tutto il resto non m'interessa». Getta acqua sul fuoco anche il diesse Mauro Gibellini. «Sappiamo che la trattativa c'è ma la squadra deve pensare solo al campo - taglia corto - una cosa è certa, però. Setti poteva risparmiarsi queste uscite. In questo momento possono compromettere l'equilibrio della squadra».