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    Mondiali, le squadre - Hanno dato speranza a Italia e Cile, ora devono salvare l’onore. Ecuador, c’è calcio oltre lo scandalo?

    Mondiali, le squadre - Hanno dato speranza a Italia e Cile, ora devono salvare l’onore. Ecuador, c’è calcio oltre lo scandalo?

    • Federico Targetti
    Non è stata delle più limpide la qualificazione dell’Ecuador ai Mondiali in Qatar: lo scandalo relativo al difensore Byron Castillo, sceso in campo in 8 partite del girone sudamericano con un certificato di nascita falso e in realtà colombiano, ha fatto sperare l’Italia, che avanzava qualche pretesa relativa al ranking, e soprattutto il Cile, che con la squalifica della Tricolor sarebbe salito al quarto posto, scavalcando Colombia e Perù e staccando il pass diretto. Castillo, infatti, non era sceso in campo nelle gare contro queste ultime due selezioni, rispettivamente sesta e quinta, così il Cile settimo avrebbe potuto superare entrambe. Niente di tutto questo, la FIFA ha archiviato il caso con una semplice penalizzazione di tre punti per le qualificazioni successive e l’Ecuador aprirà la rassegna battezzando proprio i padroni di casa del Qatar. Poi Castillo non è stato convocato per un infortunio alla caviglia rimediato in amichevole. Il miglior piazzamento della Banana Mecanica ai Mondiali risale al 2006, gli ultimi vinti dall’Italia: eliminati agli ottavi di finale dalla punizione di Beckham contro l’Inghilterra. 

    LA ROSA

    PORTIERI: Alexander Domínguez (Liga de Quito), Hernan Galindez (Aucas), Moises Ramirez (Independiente del Valle). 

    DIFENSORI: Piero Hincapié (Bayer Leverkusen), Robert Arboleda (San Paolo), Pervis Esupinan (Brighton), Angelo Preciado (Gent), Jackson Porozo (Troyes), Xavier Arreaga (Seattle Sounders), Diego Palacios (Los Angeles FC), Felix Torres (Santos Laguna), William Pacho (Antwerp). 

    CENTROCAMPISTI: Carlos Gruezo (Augsburg), José Cifuentes (Los Angeles FC), Alan Franco (Talleres), Moises Caicedo (Brighton), Angel Mena (Leon), Jeremy Sarmiento (Brighton), Jhegson Mendez (Los Angeles FC), Ayrton Preciado (Santos Laguna), Romario Ibarra (Pachuca), Gonzalo Plata (Real Valladolid). 

    ATTACCANTI: Djorkaeff Reasco (Newell’s Old Boys), Kevin Rodriguez (Ibabura), Enner Valencia (Fenerbahce), Michael Estrada (Cruz Azul). 

    IL CAMMINO - L’Ecuador si è classificato quarto nel girone sudamericano dietro alle superpotenze Brasile e Argentina e al sempre competitivo Uruguay. 7 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte, 27 gol fatti e 19 subiti. Un buon andamento, trascinati dal miglior marcatore Michael Estrada, autore di 6 marcature senza rigori. Adesso c’è il Gruppo A, con Qatar, Olanda e Senegal, che non dovrebbe prestare molte aperture in ottica passaggio del turno per gli uomini del ct Gustavo Alfaro. 

    IL CALENDARIO

    20 novembre, ore 17: Qatar-Ecuador (Al Khor, Al-Khor Stadium)
    25 novembre, ore 17: Olanda-Ecuador (Doha, Khalifa International Stadium)
    29 novembre, ore 16: Ecuador-Senegal (Doha, Khalifa International Stadium)

    LA STELLA - Detto di Estrada capocannoniere delle qualificazioni, si deve menzionare Enner Valencia del Fenerbahce, che molti ricorderanno in Premier League con le maglie di West Ham e Everton. Ma i profili più interessanti non sono in attacco: Piero Hincapié, promettentissimo centrale classe 2002 del Bayer Leverkusen che interessava al Milan e al Napoli in estate, e soprattutto il motore del centrocampo del Brighton Moises Caicedo, che De Zerbi sta imparando a conoscere e per il quale partirà presto un’asta impazzita in Inghilterra. Caicedo, nome che per gli ecuadoriani equivale al nostro Rossi, è anche il battitore dei calci di rigore e abbina qualità e quantità. E’ lui la vera stella della squadra, non c’è dubbio. Ma sarà abbastanza per ottenere una storica qualificazione, bissando quella di 16 anni fa?
     

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