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    Handanovic, tra rinnovo e fantasmi

    Handanovic, tra rinnovo e fantasmi

    Samir Handanovic è il gemello diverso di Zenga: schivo, contro personaggio per eccellenza con il broncio brevettato. Però, pure come come il pluridecorato collega, è un gran portiere. Che non sarà mai stato premiato come miglior numero 1 dell'anno come Zenga, ma che come scrive Tuttosport ha spalle larghe per difendere la porta dell'Inter. Una corazza che gli ha permesso di metabolizzare i disastri combinati con la Fiorentina. Un black-out che di certo non comprometterà le pratiche per il rinnovo di contratto fino al 2018 (con ingaggio dilatato fino ad arrivare a 2,7 milioni), ma che conferma come Handanovic spesso viva sull'ottovolante alternando prestazioni monstre ad altre decisamente negative. In proposito basta riavvolgere il nastro alle ultime due partite perse da Mancini in trasferta, entrambe a Marassi, prima con la Sampdoria (Handa beffato dalla punizione di Eder) quindi contro il Genoa (errore in cooperazione con Ranocchia sul momentaneo 2-2 di Lestienne). Handanovic oggi dovrà parare anche quei fantasmi.

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