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Hamsik: 'Juve? Mai! Ero vicino al Milan, ma non potevo tradire Napoli'
ADDIO A NAPOLI - "Per me è stato più semplice scriverlo, sono uno di poche parole. Sono stato due tre giorni senza dormire per scegliere le parole, parole di cuore, posso ringraziare solo i tifosi, mi hanno fatto sentire parte di una famiglia che non scorderò mai. Se ho pianto quando ho scritto il messaggio? Non ho pianto, ma ho scritto quello che sentivo, spero di piangere quando tornerò a Napoli per fare un giro di campo e salutare come si deve".
IL MOMENTO PIU' BELLO - "Non ti so dire precisamente, ma forse la prima coppa, arrivata dopo 25 anni, non si scorda mai, la festa e tutto quello che è successo quella sera. Sono tutte belle cose, l'unica cosa che è mancata è lo scudetto, è l'unico rammarico che mi rimane".
SULLA JUVE - "Vicino alla Juve al primo anno di Sarri? Non direi che era fatta, non avrei mai potuto fare una roba del genere. Sono stato più vicino al Milan, ma non ho cercato mai di cambiare squadra perché non mi andava, mi sentivo dentro questa maglia".
SU INSIGNE CAPITANO - "Insigne capitano giustissimo, uno che ci tiene a questa maglia, napoletano. Gli auguro di battere il mio record di presenze".