Hamsik dice addio al Milan
«Chi non salta rossonero è». Il coro provocatorio parte dai tifosi, tantissimi, assiepati sotto al palco, a sfidare la pioggia. Hamsik prima indugia un attimo, poi si alza, si unisce ai compagni e inizia anche lui a saltare. Boato del pubblico, sorrisi e sguardi d’intesa dei calciatori, compiacimento di De Laurentiis, sipario.
HAMSIK RESTA - Dopo il colpo di scena della presentazione di Inler vestito da leone, il nuovo show partenopeo va in scena a Dimaro, sede del ritiro del Napoli, durante la festa di presentazione della squadra. Ed è uno show che, almeno per ora e chissà fino a quando, scrive la parola fine sul tormentone Hamsik al Milan, perché vale come rinnovata promessa di fedeltà. Ribadita peraltro anche a parole dallo slovacco: «Sono contento di restare. Sto bene con i napoletani».
E LAVEZZI? - Caso chiuso? Pare di sì, anche se poi le successive dichiarazioni di De Laurentiis riaprono il campo a qualche addio eccellente. «Se qualcuno vuole andare via, nessuno lo trattiene. Napoli è Napoli, è uno stile di vita, una filosofia, chi non vuole stare con noi vada via». Parole che però, più che ad Hamsik, sembrano rivolte a Lavezzi, non indifferente al corteggiamento dei club inglesi (Manchester City e Tottenham). Per portarlo via da Napoli, basta pagare la clausola rescissoria inserita nel suo contratto: 31 milioni di euro. Non pochi, anzi, ma nemmeno una cifra assurda, nel mercato in cui tutti pare valgano almeno 40 milioni.
GANSO E NEYMAR NON SI MUOVONO - Niente Hamsik quindi per il Milan. E con ogni probabilità niente Ganso. Tornato ieri in Brasile con la Nazionale reduce dal fallimento in Coppa America, il 21enne trequartista ha parlato con i giornalisti del suo futuro: «Non so se sono arrivate proposte concrete, ne parlerò con la dirigenza del Santos. i miei pensieri sono concentrati sul mondiale e sul campionato brasiliano». Poco male, pensano a Milanello, dopo che le prestazioni del giocatore in Argentina hanno riproposto i dubbi sulla sua adattabilità al calcio europeo. Lunedì Ganso si unirà a i compagni del Santos, e con lui ci sarà anche Neymar, che è stato ancora più categorico: «Rimango in Brasile».
INTRIGO MONTOLIVO - Galliani e Braida lavorano quindi su altri nomi. Innanzi tutto Montolivo, per il quale è già pronto un contratto quadriennale da 2 milioni a stagione. Il Milan avrebbe già pronta anche l’offerta per il club toscano: 5,5 milioni in contanti più la metà del cartellino di Paloschi (valutata circa 2,5 milioni), per un investimento complessivo da 8 milioni di euro. Lontani dai 12 che chiedono i Della Valle, che non vogliono concedere sconti né al club di via Turati né al giocatore. Rimane sempre in piedi l’ipotesi di uno scambio con Cassano, mentre nell’affare non rientrerà di sicuro Strasser, promesso dal Milan al Lecce, con la formula del prestito con diritto di riscatto.
PASTORE, IL NUOVO IBRA - L’eventuale arrivo di Montolivo non chiuderebbe i giochi del mercato rossonero. Sottotraccia, infatti, si continua a lavorare sul bersaglio grosso, e il candidato principale a ricoprire il ruolo che l’estate scorsa fu di Ibrahimovic è a questo punto Javier Pastore. Fonti vicine alla dirigenza rossonera attestano i frequenti contatti tra Braida e Marcelo Simonian, che oltre a essere l’agente del Flaco possiede anche una quota del suo cartellino, e ha quindi più che mai un ruolo decisivo. Non c’è nessuna fretta, perché il Milan non vuole nemmeno aprire il discorso finché Zamparini continuerà a sparare la richiesta di 50 milioni, e sa bene che quella richiesta è destinata a scendere da metà agosto in poi. La concorrenza sul giocatore per ora non sembra agguerrita, visto che le big straniere sembrano puntare a altri obiettivi (ma occhio al Real): c’è quindi tutto il tempo di logorare, anche grazie all’appoggio di Simonian, la resistenza del presidente rosanero, che Pastore preferisce in ogni caso venderlo.
LA JUVE HA FRETTA - Chi invece di fretta ne ha tanta è la Juventus, perché la trattativa con il Villarreal per Giuseppe Rossi è ormai in stadio troppo avanzato, e ogni tentennamento a questo punto potrebbe essere mal interpretato, dagli spagnoli e dal giocatore. Significativo il messaggio mandato lunedì da Pastorello, agente di Pepito e mediatore tra le due società, attraverso i microfoni di Sky Sport 24: «Questa è la settimana decisiva. La valutazione del giocatore è corretta, la richiesta del Villarreal non è esagerata. La parte variabile dell’affare è la chiave di volta per concludere la trattativa». Il nodo sono proprio i bonus legati al rendimenti del giocatore, che andrebbero ad aggiungersi alla base di 27 milioni. «La Juve deve dimostrare quanta voglia ha di chiudere per Pepito» ha continuato Pastorello «stiamo parlando di tanti soldi, ma a me sembra che valgano». Attesi sviluppi entro venerdì. Non meno urgente la questione Vidal. Anche qui c’è l’accordo di massima col giocatore e il suo agente (Felicevich, lo stesso di Sanchez), e c’è una distanza non eccessiva tra richiesta (13 milioni) e offerta (10). Ma bisogna appunto muoversi, perché sul centrocampista cileno ha messo gli occhi anche il Chelsea, per ammissione dello stesso Felicevich, che lunedì era tra l’altro a Londra. Senza dimenticare l’Inter, che potrebbe giocare a sorpresa la carta Viviano, nome che piace molto a un Bayer Leverkusen alla disperata ricerca di un portiere. Sul fronte cessioni, intanto, si aprono nuove opportunità per Felipe Melo, che interessa al Galatasaray. Il brasiliano per ora è però la seconda scelta di Terim, che continua a insistere con i suoi dirigenti per arrivare a Cambiasso.
LA JUVE SU LUCIO? - Il caso Vidal potrebbe non essere l’unico derby di mercato tra Inter e Juventus. L’indiscrezione più clamorosa delle ultime ore riguarda infatti Lucio, con la Juve che starebbe monitorando attentamente la situazione, pronta a inserirsi in caso le difficoltà relative al rinnovo tra il centrale brasiliano e l’Inter dovessero diventare insormontabili. Ci sarebbe già stato un primo contatto tra Marotta e l’agente del giocatore, resta da capire come i dirigenti bianconeri sperino di convincere l’Inter, visti i rapporti non proprio facili tra i due club. Per ora insomma siamo sul terreno delle pure illazioni, poi si vedrà.