Hamrin o Sealey: quale delle maledizioni si spezza? Il tifo viola è in minoranza ma promette spettacolo
COL PATROCINIO DI SMICER - È Vladimir Smicer, ex centrocampista dello Slavia Praga, vincitore di Coppa Uefa e Champions League con il Liverpool negli anni Duemila, a rivestire il ruolo di ambasciatore della finale di Conference nel suo stadio. Sì, proprio suo, perché il suo faccione campeggia assieme a quello di altre cinque leggende biancorosse su uno dei fianchi dello stadio. "I grandi re del passato ci guardano da quelle stelle", dice Mufasa al piccolo Simba ne Il Re Leone, così come quelli della storia dello Slavia sono pronti a gustarsi lo spettacolo. E insieme a loro anche Kurt Hamrin, che ha portato 62 anni fa l'ultimo trofeo internazionale riconosciuto dalla UEFA a Firenze, e Alan Sealey, che quattro anni dopo ha fatto lo stesso per il West Ham (per entrambe fu Coppa delle Coppe). Poi una Coppa Coppe persa contro l'Anderlecht nel 1975-76 per gli Hammers e una dolorosissima Coppa UEFA lasciata nel feudo bianconero di Avellino nel 1990 per i viola. Chiunque vincerà, spezzerà una maledizione che va avanti da oltre mezzo secolo. Tra poche ore sapremo.