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HAMILTON 5 VOLTE CAMPIONE DEL MONDO DI FORMULA 1
VERSTAPPEN PADRONE – Pronti via e Verstappen, il grande favorito, prende subito il controllo delle operazioni. Buono spunto anche per Hamilton, che supera Ricciardo. Un po’ timido, Vettel viene infilato da Bottas, ma riguadagna la quarta posizione. Si conclude già la gara di Fernando Alonso: forse problemi al motore. Nonostante l’ingresso della virtual safety car, nessuno passa ai box. Tempo qualche giro e procedono col cambio gomme sia le Mercedes che le Red Bull. Le Ferrari continuano così. A seguire il leader Vettel sono quindi Raikkonen, Verstappen, Hamilton e Ricciardo. Il passo di Kimi non è un granché e retrocede quinto. Anche le Ferrari passano ora al cambio gomme. Vola Verstappen, primo con un ampio margine. Nel frattempo, su Hamilton e Ricciardo si accoda Seb, sempre più sotto quando iniziano i doppiaggi. Sainz deve ritirarsi e torna la virtual safety car.
ARRIVA LA MATEMATICA - Al 35esimo giro Vettel infila Ricciardo. Gira fortissimo il tedesco. Vuole riprendere Hamilton a tutti i costi. Patisce Ricciardo, al contrario Verstappen gestisce con autorità. Dopo trentanove tornate Vettel sorpassa Hamilton ed è secondo. Delusione per il pilota di casa Perez, costretto al ritiro. Hamilton lamenta problemi con il team, ormai Ricciardo gli sta dietro. E lo supera al giro numero 47, con Lewis lungo. Che procede al secondo pit stop, proprio come Vettel e Verstappen. Primo c’è dunque Verstappen, poi Ricciardo, Vettel e Raikkonen, sfruttando un lungo di Bottas. La sosta non ha risolto i problemi di Hamilton: quinto, pensa “solo” al Mondiale. Senza dubbio, la gara peggiore disputata dalle frecce d’argento nella stagione in corso. Per le Red Bull tutto pare filare al meglio. Verstappen domina, Ricciardo, pur con un solo pit stop, controlla Vettel piuttosto agevolmente. A -9 ecco il fulmine a ciel sereno: Ricciardo rompe il motore e si ritira. Verstappen, spaventato, chiede continuamente alla squadra di tenere la situazione sotto controllo: falso allarme. Max bissa il successo in Messico conquistato nel 2017, davanti a Vettel e Raikkonen.