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    Halilovic, un futuro da Iniesta

    Halilovic, un futuro da Iniesta

    Jugoslavia, il Brasile europeo. Un'area provera che produce una marea di talenti. Non a caso ha quel soprannome. Anche dopo la divisione dei paesi la fabbrica dei talenti non si è chiusa. Purtroppo però molti di quei talentuosi ragazzi si perdono per vari motivi, ma altrettanti riescono a fare delle carriere molto interessanti. Sfortunatamente non tutti confermano le aspettative. Uno dei più grandi talenti prodotti in Croazia degli ultimi anni è Alen Halilovic, ancra in bilico tra una promessa non mantenuta e un possibile fuoriclasse

     Alen già a 14 anni oltre a impressionare i dirigenti della sua Dinamo riuscì anche a farlo con le grandi squadre europee. Andò a Madrid per fare un provino con il Real nel gennaio del 2010, dopo di che tornò a Zagabria, ma per più di un'anno ci fu un tira e molla tra la famiglia Halilovic e il direttore generale della Dinamo Zagabria, Zdravko Mamic. Fece capire che il giocatore non si sarebbe mosso dalla Zagabria, almeno non prima di compiere 18 anni, come prevede la legge FIFA sui giocatori extracomunitari. Si arrivò per Alen al punto di rischiare una sospensione biennale nell'estate del 2011 al compiemento dei 15 anni per voler rifiutare di firmare nuovo contratto con la Dinamo. Per fortuna del ragazzo tutto finì con il raggiungimento di un accordo tra Mamic e la famiglia del calciatore, quindi Halilovic firmò per 4 anni. A quel punto nulla pote più fermare la sua crescita.  

    Nel settembre del 2012 Alen Halilovic diventò il più giovane della storia ad esordire nel campionato croato a 16 anni e 105 giorni, non in una partita qualsiasi, nel derby contro l'Hajduk Spalato. Solo 7 giorni più tardi segnò il suo primo gol battendo il record di Mateo Kovacic per il marcatore più giovane della storia croata. Durante il mercato di gennaio provarono a prenderlo le due squadre di Manchester, Lo United mise sul piatto secondo i giornali croati 15 milioni di sterline, rifiutati. I cugini dell City si presentarono con 7 milioni di euro, ma rimase famosa la risposta curiosa di Mamic: "Con quei soldi vi potete permettere solamente il piede sinistro di Halilovic". A giugno del 2013 Halilovic fissò un altro record, il più giovane ad esordire con la nazionale contro il Portogallo. Durante quel giugno ci fu un altro derby di mercato per il giovane croato, questa volta di Londra tra Tottenham e Arsenal, ma senza conclusioni. 

    Dopo di che arrivò un periodo difficile per Halilovic, gli allenatori della Dinamo non gli davano lo spazio che il giocatore e suo padre chiedevano, i rapporti tra Zdravko Mamic e la famiglia del calciatore iniziarono a vaccilare. Il giocatore era in scadenza senza alcun intenzione di rinnovare, una situazione sfruttata dal Barcellona. Nel febbraio del 2014 prese il giocatore per solamente 2 milioni e 200 mila euro, compresi bonus, da notare che per lungo tempo non venne pubblicato il vero prezzo, il trasferimento rischiò di diventare il caso "Neymar 2.0". Terminata l'esperienza con la Dinamo con 8 gol e 4 assist in 61 partite iniziò quella con il Barcellona B dove si sarebbe dovuto ambientare nel calcio spagnolo. 

    L'avventura in blaugrana non andò proprio come avrebbe voluto, non si rivelò una buona scelta visto che giocò 22 volte titolare, di cui solo in 6 occasioni rimase in campo 90', in una stagione chiusa dal Barça B all'ultimo posto. La gestione di questo gioiellino non è stata delle migliori, la personalità molto forte, caratteristica dei giocatori slavi, avrebbe avuto bisogno di più attenzioni per formare il suo carattere.

    Nonostante un'annata difficile, il Barcellona ha comunque dimostrato di puntare su Halilovic, spedendolo in prestito al neopromosso Sporting Gijon. Adesso è tutto nelle mani, o meglio dire nei piedi del giocatore che deve dimostrare il suo potenziale indiscutibile. Con il tempo giusto e un'ulteriore crescita dal punto di vista mentale il prossimo anno è molto probabile che torni a vestire la maglia del Barcellona e nel futuro potrebbe diventare il sostituto della leggenda del club catalano, Andres Iniesta. 

    Aleksandar Miljkovic

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