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Gyokeres in standby, un mancino e tanti rilanci: come cambia il mercato del Man United con Amorim
Ora che abbiamo scollinato la metà di novembre, e con lo United addirittura al tredicesimo posto in classifica dietro il Brentford e alla pari col Bournemouth, è già tempo di pensare a gennaio e interrogarci su come cambieranno forma i Red Devils sotto la guida di Amorim.
VESTE TATTICA E RILANCI - Innanzitutto, il tecnico cercherà di estrarre il meglio dalle risorse che ha già a disposizione: André Onana è un portiere sulla carta perfetto per il suo gioco, che prevede un estremo difensore in grado di alzarsi molto e far partire la costruzione dai suoi piedi. La difesa dovrebbe essere a tre, e al centro potrebbe essere arrivato il momento di Leny Yoro, diciottenne francese acquistato per oltre 60 milioni in estate dal Lille. Lisandro Martinez e De Ligt possono completare il reparto. Una falla enorme è a sinistra, dove Shaw e Malacia stanno avendo problemi fisici che costringono spesso Mazraoui e Dalot a cambiare fascia. Sicuramente un acquisto verrà perfezionato in quella zolla di campo. Nel mezzo, Amorim ritrova Manuel Ugarte, proprio ex Sporting, e può contare sull'esperienza di Casemiro e sulla brillantezza di Mainoo. Davanti, c'è l'imbarazzo della scelta: con Bruno Fernandes dietro la punta possono agire Mount, Garnacho, Rashford, Diallo, Antony ed Eriksen, davanti i riferimenti sono Hojlund e il fin qui deludente Zirkzee.
PER IL MOMENTO NULLA DA LISBONA - Amorim, comunque, non pescherà a piene mani dalla sua ultima creatura: ci ha tenuto a promettere che non chiederà nessuno dei talenti dello Sporting almeno fino alla prossima estate. Quindi niente Gonçalo Inacio, Debast e Diomandé in difesa, niente Trincao e Gonçalves come incursori, niente Araujo a sinistra, soprattutto niente Gyokeres in attacco. La priorità, per il nuovo boss di Old Trafford, è verificare se sia possibile affidarsi a Hojlund, che è in Inghilterra da più tempo, oppure riattivare il talento sopito di Zirkzee che altrimenti può essere accantonato con un prestito. Per i pupilli di Amorim, insomma, se ne riparla tra luglio e agosto.
COSA PUO' SUCCEDERE A GENNAIO - In realtà, il Manchester United, storicamente, non opera quasi mai in maniera definitiva a gennaio: l'ultimo permanent deal invernale risale al 2021, quando Amad Diallo è stato aggiunto alla rosa dall'Atalanta. Da allora, nessun trasferimento a titolo definitivo, solo prestiti come quelli di Sabitzer e Weghorst risalenti a quasi due anni fa. I contratti di Lindelof ed Eriksen con ogni probabilità non verranno rinnovati, dunque i due potrebbero partire alla presenza di condizioni favorevoli, mentre Antony potrebbe partire al massimo in prestito come Zirkzee dato il suo costo d'acquisto esorbitante. Quindi i Red Devils non faranno nulla? Non è detto, specie se consideriamo che la fascia sinistra non versa in ottime condizioni come abbiamo accennato prima. Ma si tratterà in ogni caso di operazioni volte a puntellare la rosa, non certo a stravolgerla. La stretta della giustizia sportiva sulla regolarità dei conti è generalizzata in Europa, le penalizzazioni fioccano (il Lione in Francia è stato addirittura retrocesso in via cautelare) e lo United ha speso fin troppo a vuoto per permettersi di operare in lungo e in largo in corso d'opera. Amorim, per i primi mesi, dovrà arrabattarsi con quel che trova a propria disposizione. Che non è poco, almeno sulla carta.
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