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    Gyokeres in standby, un mancino e tanti rilanci: come cambia il mercato del Man United con Amorim

    Gyokeres in standby, un mancino e tanti rilanci: come cambia il mercato del Man United con Amorim

    • Federico Targetti
    E' cominciata l'11 novembre l'era di Ruben Amorim sulla panchina del Manchester United: "Siamo il club più importante d'Inghilterra. Cercherò di fare di tutto per riportare questa squadra nel posto in cui merita di stare. Per vincere", le prime parole del tecnico strappato con la forza (cioè con i soldi, quindi pagando i circa 10 milioni di clausola rescissoria previsti dal contratto) allo Sporting di Lisbona, lasciato con 33 punti in 11 partite, punteggio pieno in Portogallo. Il biglietto da visita di Amorim? Un 4-1 ai cugini Manchester City in Champions League, con lo stadio Josè Alvalade in festa per la tripletta di Viktor Gyokeres. 

    Ora che abbiamo scollinato la metà di novembre, e con lo United addirittura al tredicesimo posto in classifica dietro il Brentford e alla pari col Bournemouth, è già tempo di pensare a gennaio e interrogarci su come cambieranno forma i Red Devils sotto la guida di Amorim. 

    VESTE TATTICA E RILANCI - Innanzitutto, il tecnico cercherà di estrarre il meglio dalle risorse che ha già a disposizione: André Onana è un portiere sulla carta perfetto per il suo gioco, che prevede un estremo difensore in grado di alzarsi molto e far partire la costruzione dai suoi piedi. La difesa dovrebbe essere a tre, e al centro potrebbe essere arrivato il momento di Leny Yoro, diciottenne francese acquistato per oltre 60 milioni in estate dal Lille. Lisandro Martinez e De Ligt possono completare il reparto. Una falla enorme è a sinistra, dove Shaw e Malacia stanno avendo problemi fisici che costringono spesso Mazraoui e Dalot a cambiare fascia. Sicuramente un acquisto verrà perfezionato in quella zolla di campo. Nel mezzo, Amorim ritrova Manuel Ugarte, proprio ex Sporting, e può contare sull'esperienza di Casemiro e sulla brillantezza di Mainoo. Davanti, c'è l'imbarazzo della scelta: con Bruno Fernandes dietro la punta possono agire Mount, Garnacho, Rashford, Diallo, Antony ed Eriksen, davanti i riferimenti sono Hojlund e il fin qui deludente Zirkzee. 

    PER IL MOMENTO NULLA DA LISBONA - Amorim, comunque, non pescherà a piene mani dalla sua ultima creatura: ci ha tenuto a promettere che non chiederà nessuno dei talenti dello Sporting almeno fino alla prossima estate. Quindi niente Gonçalo Inacio, Debast e Diomandé in difesa, niente Trincao e Gonçalves come incursori, niente Araujo a sinistra, soprattutto niente Gyokeres in attacco. La priorità, per il nuovo boss di Old Trafford, è verificare se sia possibile affidarsi a Hojlund, che è in Inghilterra da più tempo, oppure riattivare il talento sopito di Zirkzee che altrimenti può essere accantonato con un prestito. Per i pupilli di Amorim, insomma, se ne riparla tra luglio e agosto. 

    COSA PUO' SUCCEDERE A GENNAIO - In realtà, il Manchester United, storicamente, non opera quasi mai in maniera definitiva a gennaio: l'ultimo permanent deal invernale risale al 2021, quando Amad Diallo è stato aggiunto alla rosa dall'Atalanta. Da allora, nessun trasferimento a titolo definitivo, solo prestiti come quelli di Sabitzer e Weghorst risalenti a quasi due anni fa. I contratti di Lindelof ed Eriksen con ogni probabilità non verranno rinnovati, dunque i due potrebbero partire alla presenza di condizioni favorevoli, mentre Antony potrebbe partire al massimo in prestito come Zirkzee dato il suo costo d'acquisto esorbitante. Quindi i Red Devils non faranno nulla? Non è detto, specie se consideriamo che la fascia sinistra non versa in ottime condizioni come abbiamo accennato prima. Ma si tratterà in ogni caso di operazioni volte a puntellare la rosa, non certo a stravolgerla. La stretta della giustizia sportiva sulla regolarità dei conti è generalizzata in Europa, le penalizzazioni fioccano (il Lione in Francia è stato addirittura retrocesso in via cautelare) e lo United ha speso fin troppo a vuoto per permettersi di operare in lungo e in largo in corso d'opera. Amorim, per i primi mesi, dovrà arrabattarsi con quel che trova a propria disposizione. Che non è poco, almeno sulla carta. 

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