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    Gundogan a zero, un rischio per l'Inter: il piano di Marotta

    Gundogan a zero, un rischio per l'Inter: il piano di Marotta

    • Andrea Sereni
    Tra presente e futuro, l’Inter continua a lavorare su due fronti, uniti tra di loro da un filo neanche così nascosto. Arrivare in Champions League e parallelamente migliorare con innesti mirati e di qualità una rosa ritenuta già competitiva e in crescita. Per la mediana un profilo si staglia sugli altri, in cima nella lista di Marotta e Ausilio: Ilkay Gundogan.


    L'IDEA GIUSTA -
    Il centrocampista del Manchester City piace, e molto, in corso Vittorio Emanuele. L’Inter lo sta studiando da mesi, in ogni sua mossa, con un occhio vigile sulla tenuta fisica, vero tallone d’Achille del ragazzo, troppo spesso costretto a fermarsi per infortuni di vario tipo. Lo stesso Ausilio, nel suo viaggio di inizio aprile in Inghilterra, si è recato varie volte ad osservare dal vivo il classe ’90. Il ds era ad esempio presente sugli spalti del nuovo stadio del Tottenham nel match d’andata dei quarti di finale di Champions. L’interesse dei nerazzurri cresce, forte della consapevolezza che l’ex Dortmund non rinnoverà il suo contratto, in scadenza nel 2020, con i Citizens.


    GLI OSTACOLI - Lo ha pubblicamente ammesso anche Guardiola, questi sono gli ultimi mesi di Gundogan a Manchester. L’Inter è sempre più convinta della bontà di un'operazione comunque non semplice, per vari motivi. Innanzitutto la folta concorrenza, capitanata dalle corazzate Bayern Monaco e Real Madrid, senza dimenticare il vigile sguardo della Juventus. Poi l’ingaggio: la richiesta del tedesco, circa 9 milioni a stagione, è ritenuta eccessiva dalla dirigenza nerazzurra. Inoltre, per farlo arrivare a Milano quest’estate, ci sarebbe ovviamente bisogno di un accordo economico anche con il City. Una spesa importante, tra cartellino e stipendio, che al momento raffredda l’entusiasmo interista.


    LA STRATEGIA DI MAROTTA - Una delle soluzioni prese in considerazione da Marotta, attendere la naturale scadenza del contratto per poi prendere il giocatore a zero, non convince per una questione di tempi: troppe le variabili che possono far mutare la situazione, compresi i rischi ancora maggiori di inserimenti di altre squadre. Senza contare che, nell’estate del 2020, Gundogan andrà per i 30 anni. Per questo si lavora, con ottimismo, per cercare un accordo vantaggioso già per la prossima finestra di mercato.

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