Gullit, colui che rispose per le rime a Berlusconi sul sesso e Catilina, l'altro Aubameyang
RUUD GULLIT, 1962, detto Tulipano nero e, dal solito Brera, Simba mentre, come tutti sanno, fu definito da Boskov “grande cervo che esce di foresta”. Il coach Libregts del Feyenoord lo definì invece come “il pigro negretto” Nato ad Amsterdam da padre del Suriname e madre olandese. Ex SBV Haarlem, Feyenoord, PSV Eindhoven, Milan, Sampdoria, Chelsea. Allenatore Chelsea, Newcastle, Feyenoord, Galaxy Los Angeles, Terek Grozny, da cui fu licenziato per il suo“party lifestyle”, accusato dii pensare troppo a bar e discoteche piuttosto che a soluzioni tattiche per la sua formazione. Lui rispose “a 50 anni, con tre matrimoni e sei figli, che vita notturna volete che faccia?” Col Milan ha vinto 3 scudetti, 2 Coppe dei Campioni e 1 Coppa Intercontinentale Con la nazionale l'Europeo 1988. Vinse anche il Pallone d'oro nel 1987 e lo dedicò a Nelson Mandela. Nell'estate del 1987, lo presentano in via Turati e gli mostrano la gigantografia di Gianni Rivera e lui «Chi è?», Un giorno, un lunedì, un popolare conduttore televisivo,pur di averlo in trasmissione, gli promette un'auto in regalo. Gullit risponde sdegnato: «Oggi è il mio giorno libero e sono anni che ormai non vado più a piedi. Grazie, non ne ho bisogno». Come ha raccontato Sacchi "Una volta rispose per le rime a Berlusconi, che chiedeva trenta giorni di astinenza in vista della finale di Coppa dei campioni: 'dottore, io con le palle piene non riesco a correre” Solo a Milano si calcolarono almeno dieci amanti milanesi ufficiali Ha sposato, in terze nozze la nipote di Johan Cruyff. “Ruud Gullit è un gran giocatore sotto ogni punto di vista. Ha tutte le capacità necessarie. Non ha paura di fare le cose palla al piede e sembra divertirsi in ogni istante. A mio parere questo è ciò che lo rende un giocatore migliore anche di Maradona. Entrambi hanno la qualità chiave che troviamo in tutti i giocatori più forti: l’equilibrio. Non c’è verso di staccarlo dal pallone. Era così anche per Pelé, Beckenbauer e Cruijff.” (George Best)
FRANCO SUPERCHI, 1944, ex portiere di Tevere Roma, Fiorentina, Verona, Roma, Civitavecchia, Vinse lo scudetto a Firenze nel 1968-69 all'esordio come titolare, sostituendo Enrico Albertosi, passato al Cagliari. “Il mio mito è sempre stato Albertosi”. Ne vinse un altro con la Roma, a fine carriera, nel 1982-83, come secondo di Tancredi, disputando solo uno scampolo dell'ultima partta
CRISTIANO BIRAGHI, 1992, terzino sinistro del Pescara
FEDERICO BARBA, 1993, difensore dell'Empoli
MARIO LEMINA, 1993, mediano gabonese della Juventus, proveniente dal Marsiglia
LUCA GERMONI, 1997, terzino sinistro della Ternana, in prestito dalla Lazio
ALEX ROLFINI, 1996, attaccante della Carrarese, in prestito dal Carpi
FEDERICO PIOVACCARI, 1984, detto Pifferaio attaccante del Cordoba, serie B spagnola, ex Pro Patria, Castellettese, Inter, Vittoria Calcio, San Marino, Triestina, Treviso, Ravenna, Cittadella, Sampdoria, Brescia, Novara, Grosseto, Steaua Bucarest, SD Eibar (Spagna), Western Sidney
EGIDIO SALVI, 1945, ex ala destra di Brescia, Napoli e Romanese. 401 partite e 27 reti nel Brescia. Era la classica ala di una volta. Lui stesso si è definito “cultore di un pallone antico”
SALVATORE CAMPILONGO, 1961, ex attaccante di Juve Stabia, Lazio, Milan, Avellino, Empoli, Mantova, Campania, Frattese, Puteolana, Salernitana, Brindisi, Casertana, Palermo, Turris, Frosinone, Giugliano
GAETANO VASARI, 1970, detto Tanino, Topolino e Speedy Vasari, ex attaccante di Partinicaudace, Trapani, Acireale, Palermo, Cagliari, Sampdoria, Lecce, Cesena, Vittoria, Trapani, Palermitana. Dopo il ritiro ha comprato il panificio Caldopane nei pressi del Barbera. Nel 2003-04 rinunciò ai 500 milioni di ingaggio del Cesena per tornare al Palermo, dove era già stato dal 1995 al 97 nel cosiddetto Palermo dei picciotti,, con un contratto a gettone. Ottenne però la promozione in serie A
ANIELLO PARISI, 1973, ex difensore di Avellino, Foggia, Lodigiani, Cosenza, Ravenna, Cisco Roma, Savoia, Sangiuseppese, Aversa Normanna, Vigor Lamezia, Acri.Tra il 1991 e e il 2014 ben 12 società diverse, mai più a nord di Ravenna. Attualmente è tecnico del Crotone U19
MIRCO CUDINI, 1973, ex difensore di Sambenedettese, Avellino, Salernitana, Torino, Cagliari, Genoa, Ascoli, Vicenza, Perugia, Monza, Fermana, Monturanese
per la categoria FIGLI E FRATELLI, auguri a
MASSIMILIANO VIERI, 1978, figlio di Bob e fratello minore di Bobo, ex attaccante di Prato, Fano, Brescello, Juventus, Ancona, Verona, Napoli, Ternana, Triestina, Arezzo, Novara, Lecco e di nuovo Prato Ha giocato 6 partite con la nazionale australiana.
Per la categoria METEORE buon compleanno a
CATILINA AUBEMAYANG, 1983,centrocampista gabonese di Milan, Triestina, Rimini, Ancona, Lugano, FC Chiasso, FC 105 Libreville (Gabon), Paris FC, Ajaccio, FC Sapins (Gabon), Verbano, Cairate, Tradate, Mozzate, Fagnano Olona E' figlio di Pierre, che giocò nella Triestina nel 1996-97 e poi osservatore per il Milan e fratello maggiore di Willy, che ha giocato in Milan, Avellino e Monza, e Pierre.Emerick, anch'esso nelle giovanili dei rossoneri e poi nel Borussia Dortmund. Nel Milan ha collezionato una presenza in Coppa Uefa contro il Bate Borisov, una in Champions League contro il Deportivo La Coruna e una in Serie A contro il Piacenza, nella famosa partita persa per 4-2 dove Carlo Ancelotti schierò seconde e anche terze linee per far riposare i titolari in vista della finale di Champions del 2003 contro la Juventus, vinta dai rossoneri ai rigori. E' forse più famoso per un incontro di boxe con Gattuso. Come ha raccontato lo stesso Ringhio «A Monaco di Baviera, il giorno prima della partita che vincemmo con il Bayern per 2-1 con due gol di Pippo (Inzaghi), ottobre 2002. Durante l’allenamento all’Olympiastadion litigai con un certo Catilina Aubameyang. Dopo una serie di entrate dure, mi incavolai con lui che, per tutta risposta mi disse che mi avrebbe spaccato la faccia. Allora sotto la doccia ci siamo presi a cazzotti». Ha avuto dei problemi coi razzisti del nordest. Il suo trasferimento al Padova saltò dopo i messaggi, non proprio amichevoli, arrivati al sito ufficiale della società (“Il nero non passerà né ora né mai”). Finì così in prestito a Trieste, dove pure gli fecero sapere con qualche scritta sui muri di non gradirlo troppo: “La Triestina ha un solo colore. No agli extracomunitari”.
MARC NYGAARD, 1976, ex attaccante danese di Brescia e Vicenza, 10 presenze in serie A e 16 in B