Guidolin su Muriel:| 'Che talento! Però..'
E' un Guidolin carico e pronto per l'avvio della nuova stagione quello che si è presentato oggi in conferenza stampa dopo una lunga e salutare vacanza. Il tecnco ha parlato alla stampa delle aspettative per una squadra che avrà alcuni giocatori importanti in meno ma è pronta a sforare altri campioni tra i giovani che la società ha seguito a lungo prima di metterli a disposizione del tecnico.
Nessun dubbio dunque da parte del tecnico sulle operazioni del team di mercato bianconero che fa capo a Gino Pozzo.
"Con la società c'è stata sempre chiarezza e feeling. Chi allena l'Udinese sa chesi opera in un certo modo. Del resto i risultati negli ultimi anni sono stati più che soddisfacenti, della famiglia Pozzo ci si può fidare".
"Non conosco i nuovi, ma se l'Udinese li ha presi vuol dire che hanno delle qualità" - ha detto il tecnico - "Sapete come la penso, ogni stagione qui passa per il raggiungimento tranquillo e rapido dei 40 punti poi tutto il resto si valuta di anno in anno. Certamente noi sappiamo di avere delle qualità e nel corso della stagione se scopriremo di essere in grado di puntare a qualcosa di importante non ci tireremo indietro. Veniamo da 130 punti in due anni ma dobbiamo guardare al passato e pensare al futuro".
"Conosco Muriel perchè era stato qui per un paio di mesi a curarsi da un infortunio e lo abbiamo seguito nella sua esperienza a Lecce. Ha talento, ma prima di dare un giudizio vorrei aspettare di vederlo all'opera nella mia squadra".
"A Samir ho sempre detto che lo consideravo il miglior portiere d'Europa e non credo di sbagliarmi di molto, se non è il primo è comunque nei tre più forti. Con noi è cresciuto tanto e ha dato tanto a questa squadra, dovremo essere bravi noi a costruire il nuovo Samir".
"Cosa mi sento di dire ai tifosi? I malumori sono normali ma il club ha sempre lavorato con questa filosofia. E' un motivo di orgoglio che i nostri calciatori dopo aver fatto bene da noi vengano richiesti da club più importanti. Sarebbe impossibile trattenerli perché la nostra dimensione è questa e non potremo mai pareggiare gli stipendi che offrono altri club. Piuttosto che rattristarsi per le partenze, bisogna sostenere i nuovi perché se sostenuti possono diventare gli Isla, gli Handanovic, gli Asamoah del futuro".