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Guerra in Ucraina: la Cina chiede lo stop dei combattimenti. Putin: 'Sanzioni come dichiarazione di guerra'. Terzo round di colloqui lunedì
18.40 - Il terzo round di colloqui tra Russia e Ucraina si terrà lunedì. Lo ha reso noto l’agenzia russa Interfax. Le delegazioni si dovrebbero incontrare nuovamente a Brest, in Bielorussia.
16.00 - "I combattimenti si interrompano il prima possibile, tutelando le vite umane ed evitando crisi umanitarie su larga scala". Lo ha detto il ministro degli Esteri Wang Yi alla controparte Usa Antony Blinken, nel colloquio telefonico avuto "su richiesta americana", in merito alla crisi in Ucraina.
15.25 - "In seguito all'approvazione della normativa che prevede forti pene detentive per la pubblicazione di notizie ritenute false dalle autorità, a partire da oggi la Rai sospende i servizi giornalistici dei propri inviati e corrispondenti dalla Federazione Russa". Lo rende noto la Rai in un comunicato stampa.
15.00 - L'accordo tra Russia e Ucraina sull'evacuazione dei civili dalle città assediate di Mariupol e Volnovakha è fallito, poiché Kiev ha accusato Mosca di aver violato il cessate il fuoco concordato e di aver ripreso i suoi attacchi alle aree residenziali.
14.30 - Il presidente russo Vladimir Putin ha definito "difficile" la decisione di ordinare l’operazione militare in Ucraina. Come riportano le agenzie russe, Putin ha parlato a un evento in vista della Giornata internazionale delle donne, l’8 marzo e ha anche definito "teatro dell’assurdo" la posizione dell’Occidente sull’Ucraina, dove "il bianco diventa nero e viceversa"- Il presidente russo ha poi aggiunto che le sanzioni alla Russia sono come una dichiarazione di guerra e ha avvertito che "l'istituzione di una no-fly zone sull'Ucraina da parte di un qualsiasi Paese sarà vista da Mosca come partecipazione diretta al conflitto armato".
11.50 - L'evacuazione della città di Mariupol è stata rinviata a causa degli attacchi da parte russa. È quanto si legge in una nota pubblicata dal sindaco della città Vadim Boychenko sul canale Telegram dell'amministrazione cittadina. "Visto che la parte russa non ha rispettato la tregua e ha continuato a bombardare sia Mariupol che i suoi dintorni, per motivi di sicurezza l'evacuazione della popolazione è posticipata", si legge nella nota in cui si chiede "a tutti i residenti di Mariupol di disperdersi e di recarsi presso i rifugi".
11.40 -La legge introdotta in Russia che detta una stretta sui media "nasce dalla necessità urgente dettata da una guerra di informazione senza precedenti contro la Russia", ha spiegato ai giornalisti il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov. "La legge è stata approvata e deve essere applicata. L'ha votata il nostro Parlamento, ha spiegato Peskov. Lo riferisce la Tass
11.35 - Le sanzioni adottate dall'Unione europea, dagli Stati Uniti e da altri Paesi "non significano l'isolamento della Russia. Il mondo è troppo grande perché l'Europa e l'America possano isolare qualche Paese, soprattutto uno grande come la Russia". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato da Tass, in una conferenza stampa
11.30 - Le autorità municipali di Mariupol affermano che i russi non stanno osservando la tregua annunciata da Mosca lungo tutto il percorso concordato. Lo riferisce il Guardian citando media internazionali. "Stiamo negoziando con la parte russa la conferma della tregua lungo l'intero percorso di evacuazione" fa sapere in un comunicato, ovvero lungo Mariupol, Nikolske, Rozivka, Polohy, Orikhiv , Zaporizhzhia.
9.35 - "Il rischio di un incidente nucleare è evidente, purtroppo" e per evitarlo servono "subito l'Onu e l'agenzia dell'atomo Aiea a protezione delle centrali ucraine. Un altro attacco come quello dell'altra notte, e la sicurezza e la salute di tutta Europa saranno in enorme pericolo". Lo ha dichiarato il primo ministro britannico, Boris Johnson, in un'intervista rilasciata a Repubblica e ad altri media europei, riferendosi all'attacco russo contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa. "Dobbiamo lavorare strenuamente insieme: il rischio è quello di una catastrofe pan-europea", ha avvertito Johnson, secondo cui "dobbiamo far capire al Cremlino che un'altra Chernobyl sarebbe un disastro anche per la Russia".
9.30 - Sono oltre 10mila i soldati russi che sono morti dall'inizio dell'offensiva in Ucraina. Lo hanno riferito le forze armate ucraine in un nuovo aggiornamento sulle perdite "nemiche", precisando che sono stati distrutti, tra gli altri, 39 aerei, 40 elicotteri, 269 carri armati, 945 veicoli corazzati e 105 pezzi di artiglieria.
9.15 - La città ucraina di Mariupol comincerà alle 9 GMT, le 10 in Italia, l'evacuazione dei civili. Lo rende noto il sindaco dopo l'annuncio da parte russa della tregua nella città portuale per consentire corridoi umanitari. Le autorità municipali hanno inoltre indicato che l'evacuazione è prevista fino alle 14 GMT, le 15 in Italia, riferisce Sky News.
9.05 - "A Mariupol e Volnovakha i corridoi umanitari sono pronti per l'apertura, sono state formate colonne di persone che devono essere evacuate. Le parti hanno temporaneamente cessate il fuoco nell'area dei corridoi". Lo conferma in in tweet il consigliere della presidenza ucraina Mikhail Podolyak.
8.40 - Le città di Kharkiv, Chernihiv, Mariupol, Sumy, "sono tutte circondate dalle forze russe". Lo rende noto il ministero della Difesa di Londra, citando fonti di intelligence. Le forze di Mosca "stanno probabilmente avanzando verso la città portuale meridionale di Mykolaiv - fanno sapere - c'è la possibilità che queste forze cerchino di aggirare la città per dare priorità all'avanzata verso Odessa".
8.20 - Il ministero della Difesa russo annuncia che permetterà corridoi umanitari a partire dalle 10 ora di Mosca (le 8 italiane). La decisione riguarda gli abitanti di Mariupol e Volnovakha
8.15 - Le forze russe si stanno avvicinando alla centrale nucleare più grande dell'Ucraina dopo quella di Zaporizhzhia. Lo ha dichiarato l'ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield, che non ha nominato l'impianto. "Sono a 20 miglia", le sue parole riportate dalla Cnn. Secondo Energoatom, l'organismo di supervisione delle centrali nucleari ucraine, il secondo impianto nucleare più grande del paese, in termini di capacità di generazione di energia, è quello di Yuzhnoukrainsk nell'oblast di Mykolaiv, nell'Ucraina meridionale.