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    Guerra in Ucraina: Mosca: Inviata a Kiev proposta cristallina per ripresa colloqui'. Mariupol, nessuna resa

    Guerra in Ucraina: Mosca: Inviata a Kiev proposta cristallina per ripresa colloqui'. Mariupol, nessuna resa

    Oggi è il giorno 56 di guerra in Ucraina, invasa dalla Russia lo scorso 24 febbraio. Un conflitto che ha già causato almeno 46mila morti e circa 11 milioni di profughi. Calciomercato.com racconta i principali avvenimenti di giornata. 

    13.20 Il nuovo ultimatum delle forze russe agli ultimi difensori di Mariupol entro le 14 ora locale è passato senza che vi sia alcun segnale di resa delle forze ucraine asserragliate nell'acciaieria Azovstal. Lo sottolineano il Guardian e la Bbc.

    13.05 Il presidente russo Vladimir Putin assicura che arriverà la pace nel Donbass grazie alla Russia e che Mosca farà in modo che nella regione la vita in sicurezza torni la normalità. Lo riferisce l'agenzia Tass. Il presidente russo ha precisato che la tragedia del Donbass ha spinto la Russia a iniziare quella che lui chiama "l'operazione speciale in Ucraina".

    12.30 "La Russia ha consegnato all'Ucraina una bozza di documento sui colloqui formulata chiaramente e attende la risposta. Ora la palla è nel campo di Kiev". Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. "A partire da questo momento, la nostra bozza di documento, che contiene parole cristalline, è stata presentata alla squadra ucraina. La palla è nel loro campo e stiamo aspettando la loro risposta", ha detto Peskov alla stampa che chiedeva un commento sull'andamento dei negoziati di pace tra le delegazioni di Russia-Ucraina.

    12.15 Il calciatore della nazionale ucraina e del club inglese West Ham, Andriy Yarmolenko, che ha aiutato finanziariamente i soldati ucraini dall'inizio della guerra, ha parlato dei militari russi affermando di "non considerarli delle persone: i soldati che vengono in un paese straniero e che sparano a donne, bambini, violentano donne con figli, per me non sono umani" ha detto al canale 'YouTube 'KraSava'. "Se inviando soldi in Ucraina finanzio l'acquisto di armi lo faccio consapevolmente, senza sentirmi in colpa e perché alla fine della mia carriera non vorrò vivere in un Paese come la Russia", ha aggiunto il calciatore.

    12.00 Come dichiarato all'Agi da Maria Mezentseva, deputata ucraina di Kharkiv e vice presidente della commissione parlamentare sull'Integrazione con l'Unione europea, "Luigi Di Maio ha confermato che ci saranno trasferimenti di armi verso l'Ucraina" e "finora ci sono stati 85 aerei di armi mandati all'Ucraina" dai Paesi che sostengono Zelensky. Il sostegno all'Ucraina, ha aggiunto Mezentseva, "è senza precedenti" visto che "dopo soli quattro giorni dall'inizio della guerra abbiamo ricevuto 110 milioni di euro destinati al bilancio ucraino".

    11.40 Come riportato dal New York Times, a Wimbledon non parteciperanno tennisti russi e bielorussi. La decisione dovrebbe arrivare nelle prossime ore ed è, ovviamente, legata al conflitto in Ucraina. Se dovesse essere così, verranno esclusi dal torneo il numero 2 del mondo, Daniil Medvedev, e il numero 8 Andrey Rublev. Nel femminile, tre le tenniste russe e bielorusse tra le prime 20 del ranking Wta, mancheranno Aryna Sabalenka, Anastasia Pavlyuchenkova e Victoria Azarenka.

    8.30 Il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel è arrivato in treno a Kiev, "cuore dell'Europa libera e democratica". Lo annuncia Michel via social.

    8.15 Le truppe russe si stanno raggruppando per proseguire la loro offensiva verso la città di Lyman, nella regione di Donetsk (est): lo ha reso noto su Facebook l'Esercito ucraino, secondo quanto riporta Ukrinform. "Il nemico sta cercando di continuare le sue operazioni.

    8.10 Resta stabile il bilancio dei bambini morti in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa, mentre aumentano quelli feriti. E' quanto emerge dagli ultimi dati diffusi dall'Ufficio del Procuratore generale di Kiev. "La mattina del 20 aprile, il numero ufficiale dei bambini morti non è cambiato: 205. Il numero dei feriti è cresciuto a 373" (erano 367 ieri), riferisce l'Ufficio del Procuratore su Telegram.

    8.08 E' stato raggiunto un accordo preliminare per l'attivazione di un corridoio umanitario a Mariupol. Dovrà servire a consentire l'uscita dalla città di bambini, donne e persone anziane. La notizia dell'accordo è stata riferita ai media ucraini da fonti del governo di Kiev.

    7.30 La Russia continua rafforzare la sua presenza nelle regioni orientali ucraine e ad intensificare gli attacchi sul Donbass. Lo riferisce l'intelligence britannica nel suo ultimo aggiornamento, secondo il quale è probabile che il numero degli attacchi aerei nel Nord dell'ucraina resti limitato dopo il ritiro delle truppe di Mosca dalla regione di Kiev, ma tuttavia c'è ancora il rischio di attacchi di precisione contro obiettivi prioritari in tutto il Paese.

    6.15 "Continuare a mandare armi più offensive" in Ucraina "non porterà pace, non farà che prolungare il conflitto e determinarne un'escalation e aggravare la catastrofe umanitaria" e "il congelamento arbitrario delle riserve valutarie di altri Paesi costituisce una violazione di sovranità ed equivale a usare come arma  'interdipendenza economica". È quanto ha detto l'ambasciatore della Cina presso le Nazioni unite, Zhang Jun, parlando al Consiglio di sicurezza Onu.

    5.10 Le truppe ucraine asserragliate nell'acciaieria di Azovstal stanno vivendo "gli ultimi giorni, se non ore. Il nemico ci supera di 10 a uno". Così su Facebook Serhiy Volyna, comandante della 36a brigata dei marines che difendono Mariupol, aggiungendo: "Ci appelliamo e imploriamo a tutti i leader mondiali di aiutarci. Chiediamo loro di utilizzare la procedura di estrazione e portarci nel territorio di uno stato terzo".

    5.05 Le forze russe hanno dato ai combattenti ucraini che resistono nell'acciaieria di Azovstal a Mariupol un'altra scadenza per la resa. Se le truppe ucraine smetteranno di combattere alle 14 di oggi (le 13 in Italia), secondo quanto riferisce il Washington Post citando media russi, saranno "garantite la vita, la sicurezza e le cure mediche". Così il colonnello generale Mikhail Mizintsev, capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo, aggiungendo che "la fine dei soldati ucraini sarà amara in caso di rifiuto". Il comandante degli ucraini a Mariupol ha detto proprio in un'intervista al Post che non si arrenderanno e continueranno "a condurre operazioni di combattimento e a completare i nostri compiti militari finchè li riceveremo"

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