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L'inferno di Gueddar, svincolato dal Lecce: 'Juve sfumata, furti di identità e divieti'
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"Avrei dovuto riprendere comunque la preparazione estiva con la mia squadra, ma il ds John Williams ha rifiutato, adducendo il rischio di infortunio come motivazione. Non voleva che il mio trasferimento fallisse. Mi ha detto “immagina di infortunarti, farai saltare l’accordo". Nel frattempo la Juve è impegnata a comprare De Ligt, e l'operazione Gueddar ha bisogno di essere chiusa in fretta. Williams non riesce a inviare la documentazione in tempo: "Ero in Spagna quando ho saputo. Ogni settimana mi veniva detto che sarebbe stato fatto tutto la settimana successiva. Stavano ritardando la firma in modo che Williams potesse ottenere più soldi. Tre giorni prima della fine del mercato, mi ha detto che mi avrebbe inviato il documento per poter firmare. Abbiamo aspettato, nessuna risposta per diversi giorni. E 20 minuti prima della fine del mercato, Williams mi ha mandato un messaggio per dirmi che non se ne sarebbe fatto nulla. Ero molto dispiaciuto perché avevo perso tempo e di conseguenza l'Amiens aveva fatto la preparazione senza di me".
AL LECCE - Gli agenti di Gueddar vedono scadere il loro contratto, che non viene rinnovato: falsificano la firma del padre a insaputa della famiglia e lavorano al passaggio al Lecce nell'estate del 2022: il ragazzo cerca di interrompere il rapporto indesiderato, ma non ne può più dell'Amiens e accetta l'Italia per rilanciare almeno la sua carriera. Ma gli va male: "Quando sono arrivato lì, ho pensato che sarebbe andato tutto bene. Sto iniziando il campionato e sto facendo buoni inserimenti. Poi all'improvviso scompaio dai radar. Quindi vado dal mio allenatore e gli chiedo cosa c'è che non va. Lui mi dice che va tutto benissimo e poi cambia argomento. Ha evitato l'argomento facendomi capire che l'indicazione veniva dall'alto. E questa emarginazione corrisponde al momento in cui ho interrotto i contatti con i miei ex agenti dopo aver appreso che avevano usurpato la firma di mio padre. Mi sono trovato bene con tutti i giocatori, in più c'erano anche dei francesi. Nessuno capiva perché non mi era permesso stare con loro. Era loro proibito parlarmi”. Addirittura, a Gueddar viene imposto di tagliarsi i lunghi capelli ricci. Si è svincolato grazie al lavoro del suo nuovo procuratore, un avvocato, e ora cerca nuove sfide, senza ombre alle sue spalle: “Questa storia mi ha fatto un po’ male, perché ho visto il vero volto di questo mondo. Sono solo affari. Quando da piccolo parlavo di calcio, la gente mi diceva che era divertente. Ma no. Ora non voglio commettere lo stesso errore che ho fatto con il Lecce. Voglio aspettare un bel progetto. Sono comunque libero... Mi alleno tutti i giorni, ho assunto un preparatore atletico e sono motivato a trovare presto un club. Per il futuro sono aperto a tutto in Europa, tranne che all’Italia.. Ma ho imparato molto lì, queste storie mi hanno formato. Spero di poter giocare a calcio adesso".