Guardiola, Xavi e la fiera dell'ipocrisia sull'arbitro Taylor: predicano bene e razzolano come Mou
Ascolta "Guardiola, Xavi e la fiera dell'ipocrisia sull'arbitro Taylor: predicano bene e razzolano come Mou" su Spreaker.
Ha cominciato Guardiola, quello che considera tutti gli allenatori avversari più bravi e più forti di lui (umiltà pelosa), dicendo di essere vicino, immagino moralmente, a Taylor. Nel 2018, però, prima di City-United dell’11 novembre, l’allenatore rischiò una multa per alcune dichiarazioni proprio contro l’arbitro di Roma-Siviglia. Disse il Pep: “Il signor Taylor è di Manchester, ma la gente conosce la squadra per cui tifa?”, alludendo ovviamente allo United.
Altro flash. La partita è Wigan-Manchester City del 19 febbraio 2018, FA Cup. L’arbitro Taylor espelle Delph (City) sul finire del primo tempo. Nel video, girato nel tunnel degli spogliatoi all’intervallo, si vede un Guardiola concitatissimo che se la prende con Paul Cook, allenatore avversario. Un comportamento molto distante dai canoni gandhiani che i media compiacenti sono soliti riservargli.
Poi c’è Xavi che, a proposito di Mourinho, ha detto: “Ognuno si comporta come vuole, ma calciatori e allenatori dovrebbero dare l’esempio. La condotta è molto importante , spero di non offrire mai un’immagine del genere”. E l’indignazione, per il rigore non assegnato al Barcellona, per mani dell’interista Dumfries? “L’arbitraggio è stato una grande ingiustizia, voglio spiegazioni”. E l’attacco all’arbitro Mariani, dopo Barcellona-Manchester United di Europa League? “Ci ha penalizzato, rigore netto, come con l’Inter”.
Ora due soggetti del genere meriterebbero le peggiori censure, ma, per una volta, mi accodo all’espressione che Serse Cosmi, traendola dalla koiné parlata su tutti i campi di calcio del mondo, ha confezionato per Xavi: “Sta zitto, c….ne”.