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    Guardiola incorona De Zerbi: 'Allenerà il Manchester City'

    Guardiola incorona De Zerbi: 'Allenerà il Manchester City'

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    La stima di Pep Guardiola nei confronti di Roberto De Zerbi non è certo un mistero, come dimostrano anche le dichiarazioni rese oggi in conferenza stampa dall’allenatore del Manchester City sull’operato del suo collega italiano alla guida del Brighton, prossimo avversario in Premier League. Una stima che potrebbe giocare un ruolo fondamentale nel futuro dell’attuale tecnico del Brighton, che secondo il Telegraph è uno dei candidati più autorevoli alla successione di Guardiola.

    IL RETROSCENA - Il quotidiano inglese rivela infatti che, in occasione dell’ultimo confronto tra le due squadre del 24 maggio scorso (match terminato 1-1), l’allenatore catalano si sarebbe intrattenuto con alcuni calciatori del Brighton e avrebbero loro confessato che un giorno De Zerbi sarebbe stato il suo erede alla guida del Manchester City. Guardiola è legato alla squadra campione d’Europa fino a giugno 2025, mentre De Zerbi ha un anno di contratto in più coi Seagulls dopo il rinnovo arrivato la scorsa estate a coronamento della prima storica qualificazione ad una coppa europea del club inglese.

    GUARDIOLA E L'ITALIA - In merito al proprio futuro Guardiola ha più volte ribadito il desiderio di onorare fino all’ultimo l’accordo in essere col Manchester City e nemmeno la conquista del treble al termine dell’ultima stagione ha cambiato le sue intenzioni. Alla conclusione della sua esperienza inglese per l’ex allenatore del Barcellona rimangono aperte varie ipotesi, da quella di guidare una nazionale a quella ancora più suggestiva di chiudere il suo giro dei principali campionati europei approdando in Italia e in una Serie A che lo ha ospitato nella parte conclusiva della sua carriera di calciatore, a Brescia e a Roma. Insieme al “delfino” Arteta, oggi suo principale competitor per la conquista del campionato al timone dell’Arsenal c’è una candidatura in più per la panchina più ambita del mondo: quella di Roberto De Zerbi.
     

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