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    Guadagna tanto, incide poco: Borini, il cuore non basta. Il posto ora è a rischio

    Guadagna tanto, incide poco: Borini, il cuore non basta. Il posto ora è a rischio

    E' arrivato in punta di piedi, ha saputo farsi largo tra tanti big, ma la maglia titolare che ha conquistato con il sudore e il duro lavoro ora è a forte rischio. Fabio Borini non è stato certo il piatto forte della prima vera campagna acquisti del Milan cinese, in questi mesi però è riuscito a mettersi alle spalle 24 presenze tra campionato, Coppa Italia ed Europa League. Con Montella prima, con Gattuso poi, il ragazzo che nel 2007 scelse di lasciare il Bologna per il Chelsea, ha mostrato ancora una volta la sua duttilità, vedendo il campo da terzino in una difesa a quattro, da esterno di centrocampo in uno schieramento a cinque, o da attaccante di fascia, in uno modulo offensivo a tre punte. 

    Cuore e grinta, Borini si è fatto apprezzare dai tifosi per la sua voglia di non mollare mai, di metterci l'anima, di lottare dal primo all'ultimo minuto. Tutto questo però rischia di non essere più sufficiente per regalargli ancora la maglia da titolare. L'attaccante arrivato dal Sunderland per 6 milioni di euro, che con 2,5 milioni di euro d'ingaggio è il quinto più pagato della rosa (con Montolivo e Calhanoglu, alle spalle di Bonucci, Donnarumma, Biglia e Kalinic) ha dato il massimo ma non è mai stato il valore aggiunto. Insomma non ha dato quella qualità della quale il Milan ha bisogno. Il futuro prossimo, in attese di capire se dal mercato arriverà un nuovo esterno offensivo, si chiama Calhanoglu, Borini è destinato a tornare nell'ombra, almeno dal primo minuto. 

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