Sarà la settimana delle grandi manovre in casa biancorossa? Probabilmente sì. La boa di metà mese ormai è vicinissima, Piero Camilli continua a prendere tempo ma prima o poi dovrà iniziare ad agire. La pazienza è la virtù dei forti, soprattutto in un mercato senza soldi e paralizzato dalle difficoltà economiche dei club. Camilli ha un vantaggio rispetto a molti altri colleghi presidenti: quando decide di spendere, ha le potenzialità per farlo. Il primo assist al massimo dirigente è giunto con una telefonata da Michele Serena. L’ex allenatore biancorosso si è chiamato fuori dal progetto unionista, dal quale di fatto era stato già estromesso. Il Comandante avrebbe dovuto contattarlo nel giro di una settimana dall’incontro di giovedì 2 giugno e non l’ha fatto: nessuna proposta di rinnovo fatta pervenire allo skipper veneto fanno capire che la scelta di Camilli è caduta su altri, perché il rendimento della sua squadra con Serena al timone non lo ha soddisfatto. Il favorito per accomodarsi sulla scomoda panchina dello Zecchini era e resta Giuseppe Scienza, il timoniere che il ds in pectore Andrea Gazzoli ha avuto nell’ultimo campionato a Viareggio. In una ridda di nomi che conduce un po’ dappertutto, l’unica alternativa credibile è quella di Renato Buso, lunga carriera da buon giocatore alle spalle che si è affacciato nel mondo degli allenatori guidando prima gli Allievi e poi la Primavera della Fiorentina. Un altro Scienza, insomma, perché l’identikit del nuovo allenatore ormai è chiaro. Camilli punterà su un tecnico giovane, punterà su un tecnico che vede la Maremma come il massimo a cui poter aspirare in questo momento, punterà su un tecnico pronto a essere sacrificato senza troppi danni economici qualora le cose non dovessero andare bene.(‘Corriere della Maremma’)