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Green pass obbligatorio per i tifosi, non per i calciatori. Ridicolo: chi non si vaccina non giochi
Allo stadio andranno dunque soltanto coloro i quali hanno il Green pass, seduti a breve distanza dagli altri spettatori, con tanto di mascherina. Mentre i tifosi assisteranno alla partita in una situazione in cui la loro salute è garantita a sufficienza, a pochi metri di distanza i calciatori non saranno altrettanto sicuri. Perché? Semplice: perché per loro il Green pass non è obbligatorio. Anche se entrano in contatto ravvicinatissimo uno con l'altro, anche se (ovviamente) non hanno la mascherina.
Quando i presidenti di Serie A hanno pensato alla riapertura degli stadi in sicurezza, e quindi con il Green pass, per incassare denaro, perché non hanno riflettuto anche sulla salute dei loro atleti? Perché non si sono interessati a quanti di loro non siano vaccinati o addirittura no-vax? La risposta potrebbe essere questa, decisamente triste: perché a loro importa che ci sia il pubblico che porta soldi e sanno che questo è possibile solo con il Green pass; se poi gli attori dello spettacolo rischiano di essere contagiati, pazienza.
Una situazione paradossale. Peggio: ridicola. Eppure la soluzione sarebbe semplice: basterebbe imporre il Green pass a tutti coloro che entrano allo stadio, pubblico, steward, dirigenti e, naturalmente, calciatori. Chi non ce l'ha, non entra. E se è un giocatore, non gioca.
@steagresti