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    Grazie a Nicola il futuro del Genoa non è più un buco nero. E che bell'acquisto Soumaoro!

    Grazie a Nicola il futuro del Genoa non è più un buco nero. E che bell'acquisto Soumaoro!

    • Renzo Parodi
      Renzo Parodi
    Domato anche il Cagliari. Un gol del vecchio intramontabile Pandev e il Genoa fa un salto in alto in classifica, e però resta terz'ultimo perché il Lecce si è portato via i tre punti a Napoli e e meno male che il Brescia si è fatto riacchiappare in extremis dall'Udinese. La guerra, come si usa dire, continua. Il Cagliari ha perduto due uomini, Faragò e Cacciatore, nei primi 23' e una volta sotto non è riuscito a risalire la corrente. Nel conto va messa anche la traversa colpita da Nainggolan oltre il 90', ma insomma il Genoa ora è davvero diventato una squadra. Nicola ha fatto un gran bel lavoro e il futuro non è più un buco nero.

    Prologo al match la contestazione vocale e scritta al presidente Preziosi, come d'abitudine assente dal "Ferraris". Migliaia di cartelli con la scritta "Vattene" innalzati dai tifosi sugli spalti, cori ostili verso il proprietario del club, considerato il responsabile dei ripetuti affanni della squadra. Genoa col classico 3-5-2, marchio di fabbrica di Davide Nicola. Esordio italiano per Adama Soumaoro, centrale franco-africano prelevato dal Lille, chiamato a sostituire lo squalificato Romero. A centrocampo Radovanovic ha preso il posto di Behrami, l'altro genoano fermato dal giudice sportivo. Confermata la coppia d'attacco Sanabria-Pinamonti, sbocciata nel 2-2 di Bergamo. Nel Cagliari, Cigarini squalificato è sostituito da Faragò, costretto però a uscire dopo appena 14' per infortunio, gli subentra Walukiewicz che va a sistemarsi al centro della difesa, mentre la mediana si organizza con Nandez, Nainggolan e Ionita, ai quali poco dopo si aggiungerà Mattiello, posizionato sull'out di destra. Joao Pedro e l'ex Simeone sono la coppia d'attacco di Maran in un Cagliari infine disposto col 4-4-2.

    Partita subito frizzante, gioco arioso e veloce, il Cagliari punge con un destro di Joao Pedro allargato in corner da Perin, il Genoa replica e quasi passa in vantaggio: sciagurato retropassaggio corto di Pellegrini su Cragno, Ghiglione si lancia in scivolata sul pallone e lo manda a sbattere sul corpo del portiere in uscita bassa. In appena 23 minuti Maran ha perduto due uomini per infortunio, prima Faragò poi Cacciatore, sostituiti rispettivamente da Walukiewicz e Matttiello. Non è ancora scoccata la mezz'ora di gioco e il Cagliari porta anche il peso di due ammoniti, Cacciatore (peraltro già sotto la doccia) e Simeone. Nainggolan è il perno e la dinamo della manovra sarda, imprendibile per Schone e per chiunque tenti di azzannargli le caviglie. Purtroppo per il Cagliari i suoi gregari non sono all'altezza delle sue intuizioni e buon per il Genoa che si rinfranca e cerca di accorciare il campo alzando la linea difensiva spingendo di preferenza sull'out di destra.

    L'aggressività di Biraschi e la corsa di Ghiglione costringono il Cagliari a rinculare verso Cragno per chiudere gli spazi ed evitare di essere travolto. Affiora qualche rudezza, Nandez, Pellegrini e Simeone hanno il piede pesante. Calvarese tiene in mano il match sventolando gli opportuni cartellini gialli, lo spettacolo in campo non risulta particolarmente raffinato, si tende a marcare a uomo a centrocampo e l'indole delle due squadre le porta ad adoperare lo spadone anziché il bulino.

    I colpi di scena si susseguono: al 37' Ghiglione scatta sotto la tribuna e si ferma di botto, bloccato da un improvviso guaio muscolare. Sembra una sventura sarà la fortuna del Genoa. Entra Pandev, evidentemente Nicola vuole armare un Genoa tutto d'attacco, disposto con il 3-4-1-2. E infatti proprio il macedone cava il coniglio dal cilindro: al minuto 43 Goran scaglia in diagonale da destra un sinistro maligno che taglia l'area di rigore, sembra un cross ma si risolve in un tiro in porta che inganna Cragno e si infila. Genoa avanti 1-0 al riposo.

    Ripresa. Stesi uomini in campo, prima occasione per Sanabria in "estirada", il tiro finisce largo. Spazi a volonà, le squadre cercano di farsi male. Minuto 7', terzo infortunato di giornata, il genoano Schone lascia ad Ankersen. Il Genoa si risistema con il danese sulla fascia destra mantenendo il 3-4-1-2 inaugurato con l'ingresso del toccasana-Pandev. Quarto ammonito, Nainggolan, troppo esuberante nel tackle a tacchetti spianati su Criscito. Ancora il Genoa in odore di gol con Sanabria, Cragno alza in corner il proiettile del paraguaiano, poco dopo Perin blocca il destro centrale di Pellegrini, estemporaneo incursore in zona gol e annulla il tocco di Joao Pedro imbeccato al bacio dal solito Radja. Match bello tirato, attacchi di qua, attacchi di là: il Genoa cerca il gol della sicurezza, il Cagliari il punto del pari, alla faretra dei sardi manca la punta, Simeone si sbatte ma non vede palla, "mangiato" dall'aitante Soumaoro, un gran bel difensore, potente e sempre piazzato al posto giusto. Sinistro di Pinamonti, assorbito bene da Cragno. Altrettanto sicura la presa di Perin sul calcio di punizione di Nainggolan.

    Non ci si annoia e le emozioni del campo si assommano a quelle portate dal tabellone che annuncia il doppio vantaggio del Lecce a Napoli per mano, pardon ad opera di Lapadula, mai rimpianto ex centravanti genoano. Voli di piccioni sul prato d'erba naturale del "Ferraris", volate di qua e di là delle due squadre che hanno abbandonato i tatticismi e si affrontano a viso aperto. Nicola ritocca il Genoa scalando Pinamonti per Cassata: fuori un attaccante, dentro un centrocampista, il Grifone si risistema a cinque in mezzo con Pandev e Sanabria di punta. Minuto 31, Mattiello scappa a destra e pennella il cross per la testa di Joao Pedro, imprecisa la deviazione in tuffo e brivido per la folla genoana. Maran tenta il tutto per tutto: fuori Klavan dentro Pereiro, che si becca immediatamente il cartellino giallo, idem Mattiello e alla fine saranno nove i giocatori finiti sul taccuino di Calvarese: sei del Cagliari e tre i genoani. Ultimi fuochi d'artificio nella bolgia del "Ferraris": un destro (!) di Pandev alzato in angolo da Cragno, il forcing disperato del Cagliari, Nainggolan centra la traversa e Joao Pedro fallisce il tap-in. Il Genoa nel bunker si porta a casa i tre punti. Non avessero vinto pure Lecce e Sampdoria sarebbe stata davvero una domenica memorabile.

    IL TABELLINO

    Genoa-Cagliari 1-0 (primo tempo 1-0)

    Marcatori: 43’ pt Pandev
     
    Assist: 43’ pt Sturaro

    Genoa (3-4-1-2): Perin; Biraschi, Soumaoro, Masiello; Ghiglione (39’ pt Pandev), Radovanovic, Schone (7’ st Ankersen), Sturaro, Criscito; Pinamonti (30’ st Cassata), Sanabria. All. D. Nicola.
     
    Cagliari (3-5-2): Cragno; Cacciatore (24’ pt Mattiello), Pisacane, Klavan (32’ st Pereiro); Faragò (15’ pt Walukiewicz), Nandez, Naiggolan, Ionita, Pellegrini; Joao Pedro, Simeone. All. R. Maran.

    Arbitro: G. Calvarese di Teramo. Var: L. Pairetto di Torino
     
    Ammoniti: 16’ pt Cacciatore (C), 22’ pt Pinamonti (G), 28’ pt Simeone (C); 9’ st Nainggolan, 33’ st Pereiro (C), 37’ st Radovanovic (G), 46’ st Sturaro (G).

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