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    Gravina: 'Ucraina? Brutto segnale lo stop dei campionati. Caso plusvalenze, dopo anni di veleni serve fare chiarezza'

    Gravina: 'Ucraina? Brutto segnale lo stop dei campionati. Caso plusvalenze, dopo anni di veleni serve fare chiarezza'

    "Se lo sport può essere portatore di pace? Lo è sempre stato, lo dice la storia. Ho visto che l’Ucraina ha sospeso i suoi campionati e questo non è bel segnale, né un bel messaggio". Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha parlato della situazione in Ucraina a margine della presentazione delle date romane del musical 'La Divina Commedia', prodotto dalla Mic Musical International Company, società del Gruppo Gravina: "L’auspicio è che lo sport e in modo particolare il calcio, possa ancora una volta dimostrare quanto sia fondamentale la sua forza dirompente per essere collante tra i popoli e per riuscire ad abbattere le barriere e diffondere la pace".

    VIA LA FINALE DI CHAMPIONS DA S. PIETROBURGO - Gravina si è poi espresso sulla possibilità di togliere la finale di Champions League alla Russia, oggi prevista a San Pietroburgo: "I rischi non sono valutabili, il messaggio politico richiede una riflessione approfondita e il presidente della UEFA Aleksander Ceferin esclude al momento ipotesi di spostamento. Sarà il comitato esecutivo, convocato per domani, a valutare una decisione definitiva".

    CASO PLUSVALENZE - Infine, il numero uno della Federcalcio ha commentato la notizia di chiusura indagine da parte della Procura federale sulle plusvalenze: "Dopo diversi mesi, forse anche anni, di veleni, illazioni e ipotesi varie, la posizione della Figc è che sia fatta chiarezza. Continuo a ribadire che il concetto di plusvalenza è fondamentale nell'economia di mercato. Il tema e capire il modo in cui si arriva a valorizzare alcune plusvalenze. Se ci sono degli elementi oggettivi che fanno deviare dalla normale gestione delle operazioni di bilancio è giusto che queste vengano perseguite. Dobbiamo stare attenti a non confondere quelli che sono dati di bilancio cosiddetti a specchio, basarci solo su supposizioni è un terreno molto scivoloso. Abbiamo il dovere di individuare una strada che elimini queso problema. L'unico modo non è trovare elementi oggettivi, ma capire in che modo escludere eventualmente le plusvalenze da valutazioni complessive nell'ambito di criteri che riguardano le nostre licenze nazionali".

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