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    Gravina: 'Tommasi non può andare con i conservatori'

    Gravina: 'Tommasi non può andare con i conservatori'


    Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro candidato alla presidenza della Figc, è stato ospite questa mattina, con Cosimo Sibilia presidente della Lega Nazionale Dilettanti e anche lui con Damiano Tommasi candidato alla successione di Tavecchio e il popolare conduttore televisivo Pippo Baudo, della 200ma puntata di “Pezzi da 90” condotta da Massimo Boccucci sull'emittente umbra Radio Onda Libera.

    Perché si è candidato pensando chi me lo fa fare con un calcio italiano così malridotto?
    “Ci penso, certo che ci penso. Avverto di avere un debito verso un mondo di cui sono parte e in cui ho cercato di dare un contributo positivo impegnandomi. E' una metafora della vita. La mia è una candidatura di rottura rispetto al passato e di riflessione”.

    La metafora della vita a cui faceva riferimento richiama in un certo senso anche la favola della piccola Castel di Sangro che lei ha portato fino alla Serie B?
    “Ci sono le similitudini con quel percorso e quel vissuto. Tante volte c'è stata per me una prima volta, direi che si rinnova la storia di Davide contro Golia. Il calcio non è di chi ha il potere di maggioranza relativa”.

    Su cosa punta in particolar modo per rilanciare il calcio italiano?
    “Punto su nuove idee che partono dalla condivisione e la coesione senza arroccamenti. Metto al centro la sostenibilità del nostro calcio. Senza la sostenibilità non c'è futuro. Va ottimizzato il prodotto proiettandosi alla crescita con una maggiore apertura al mondo dell'innovazione attraverso due direttrici come la valorizzazione dei vivai e le infrastrutture. Sono necessarie le riforme, dalla giustizia sportiva ai campionati e lo staturo rafforzando il radicamento sul territorio”.

    Cosa pensa di Tommasi e Sibilia?
    “Sono due personalità diverse. Con Tommasi c'è un dialogo aperto da due anni, fatto di riflessioni e la ricerca costante di convergenze. Sibilia fa politica e rappresenta la vecchia maggioranza da me avversata per la visione riduttiva e miope”.

    Da qui a lunedì potrebbero ridursi le candidature?
    “Lo spero. Ci sono due aree politiche distinte a confronto”.

    Cosa decideranno oggi Tommasi e l'Associazione Calciatori?
    “Non so dire cosa faranno. Tommasi è bravo, conosce le dinamiche e deve superare il limite culturale per andare oltre le barriere. Di sicuro non può andare con i conservatori. Credo che Damiano potrebbe continuare a difendere la posizione cercando ancora contatti e dialogo. Lunedì si vedrà”.

    Sa già con lei presidente chi sarà il commissario tecnico della Nazionale?
    “Tutti pensano che la soluzione del calcio italiano sia trovare un commissario tecnico di valore. Ma prima bisogna fare squadra. Non ci sto pensando perché c'è la priorità del sistema calcio”.
     

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