Gravina: 'Tavecchio, dimettiti'. Ma il Presidente Federale ha la maggioranza
Futuro in bilico per Tavecchio, che perde i pezzi. Il numero uno della Lega Pro Gabriele Gravina spiega il dietrofront: Il Consiglio Federale deve dimettersi. Lo chiedono le nostre società, l’ho comunicato al presidente. Mi dispiace, non ce l’ho con lui, anzi non è nemmeno il primo responsabile, ma...il calcio italiano ha bisogno di una svolta, dobbiamo assumerci tutti la responsabilità... - ha detto a La Gazzetta dello Sport - I consiglieri della Lega Pro con cui mi sono confrontato in questi giorni vogliono le dimissioni di questo Consiglio federale. E, onestamente, le richiede anche la stragrande maggioranza delle nostre società. Sul piano umano ho profondo rispetto per Tavecchio, e con lealtà ieri sera l’ho chiamato per comunicargli quale sarà la nostra posizione domani in Consiglio federale. Responsabili? Mi sembra ingiusto individuare in Tavecchio l’unico colpevole. Colpevoli siamo tutti. Ma il coordinatore del Settore tecnico, Renzo Ulivieri, non ha alcuna responsabilità? Il calcio italiano ha bisogno innanzitutto di un intervento legislativo forte. Il nostro mondo è regolato da una legge vecchia di trentasei anni (la 91 del 1981, ndr). Francamente, non è più tollerabile. Per ricostruire la Nazionale trasformiamo i Centri federali in Academy, così non servono a niente. E poi facciamo in modo di garantire alle società un risparmio fiscale e imporre che parte di quelle risorse siano destinate ai settori giovanili e allo sviluppo delle infrastrutture". MAGGIORANZA - La situazione al momento è la seguente, Tavecchio continua ad avere la maggioranza, 10 a 7: con il Presidente Federale ci sono Cosimo Sibilia (Lnd), Ermelindo Bacchetta (Lnd), Karl Rungger (Lnd), Giuseppe Caridi (Lnd), Antonio Cosentino (Lnd), Andrea Montemurro (Lnd), Renzo Ulivieri (Aiac), Luca Perdomi (Aiac) e Marcello Nicchi (Aia), contro Tavecchio ci sono Damiano Tommasi (Aic), Umberto Calcagno (Aic), Simone Perrotta (Aic), Sara Gama (Aic), Gabriele Gravina (Lega Pro), Giancarlo Abete (Lega Pro) e Stefano Rosso (Lega Pro). Ma domani lo scenario potrebbe cambiare.