Getty Images
Gravina sulla Juve: 'No al linciaggio, il tema può riguardare anche altri...'. Poi precisa: 'Non mi riferivo a indagine' VIDEO
"Non mi piace l’idea di sanzionare alcune realtà, nel caso specifico la Juventus, prima che ci sia un processo - dice Gravina -. Ci sono delle indagini, ci sono delle acquisizioni di atti, la nostra procura è allertata, ma non conosciamo l’esito e lasciamo andare avanti la magistratura ordinaria".
Gravina prosegue: "C’è comunque un collegamento tra i due rami di giustizia, aspettiamo cosa emerge dal processo e poi facciamo una riflessione sul sistema, ma ora non colpevolizziamo e sanzioniamo i soggetti prima delle indagini".
A chi gli chiede se le presunte irregolarità possano aver influito anche sui risultati sportivi della Juventus, Gravina risponde: "È vox vostra, non vox populi. Se vogliamo andare sul linciaggio di piazza non è un problema, ma stiamo calmi perché temo che quel tema possa riguardare anche altri soggetti. Sono arrivate alcune riflessioni e attacchi gratuiti da parte di chi dovrebbe guardare in casa propria (ndr: la Liga spagnola?) e credo siano piuttosto fuori luogo. Siamo a stretto contatto con la Uefa, l’organismo internazionale, aspettiamo il processo e poi tiriamo fuori le conclusioni".
PRECISAZIONI - "Gravina ha poi spiegato le sue parole: "Il tema che questo argomento può riguardare altri club non è riferito all’indagine in corso sulla Juventus ma ad una reazione esasperata che in Italia, in generale, rende colpevole chi ancora non è stato condannato".
CASO D'ONOFRIO - "Le due vicende hanno un comun denominatore, sono una mia denuncia. Quindi è la dimostrazione che la Federazione, così come ha evidenziato alcune criticità nell’episodio Juventus, aveva fatto lo stesso in tempi non sospetti a luglio nel caso del procuratore D’Onofrio, che era stata già deferito".
NIENTE SCONTI - "La Federazione non fa sconti, ma certamente è per un principio di garanzia per tutti, ma c’è un momento in cui il calcio ha l’esigenza di accumulare tutte le negatività e di scaricarle. Quindi sottolineo: garantisti sì, siamo per un sistema di tutela, ma il mondo del calcio ha una grande capacità. Ne usciremo come sempre, ma ne usciremo a una sola condizione: con la capacità di essere coerenti nell’applicare e nel pretendere rispetto delle regole e soprattutto nel punire, se bisognerà punire, ma nell’assolvere se nel caso di assolvere".
PLUSVALENZE - "Non mi preoccupano le plusvalenze. Mi preoccupa la conseguenza di eventuali plusvalenze se presentano delle criticità. A me preoccupano i 4,7 miliardi di indebitamento del sistema calcio, mi preoccupa una scadenza entro fine anno, fine dicembre, per la parte fiscale e per la parte contributiva. Mi preoccupa la sospensione prevista dalla legge 2447 che prevede la copertura delle perdite: tutti temi che richiedono un approfondimento, un’attenzione da parte degli organi di governo e un gesto di grande maturità da parte del sistema calcio".