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Gravina: 'Il nostro cuore si è fermato con quello di Eriksen, corsi di primo soccorso obbligatori per gli atleti'
ERIKSEN - Gravina torna poi sul malore di Christian Eriksen in Danimarca-Finlandia e annuncia: "Nella concessione delle licenze nazionali metteremo l'obbligo di corsi di formazione di primo soccorso agli atleti. Il corso si rivolgerà sicuramente a tutto il mondo professionistico. Per il mondo dilettantistico mi dicono che diventa più complicato, ma per me il valore della vita è legato all'essere umano e non alla categoria, quindi faremo tutti i salti possibili in termini di sacrificio affinché questa diventi una procedura per tutti. Dobbiamo avere soggetti formati pronti a intervenire come primo soccorso. Per la Nazionale lo faremo già dai prossimi giorni in ritiro a Coverciano. Eriksen? In quel momento si è fermato il suo cuore ma anche quello di tutto lo sport. Noi possiamo apprezzare quanto fatto da Kjaer, il cui intervento è stato decisivo per continuare a vedere Eriksen vivo. Gli auguro di tornare presto a rimettersi. Il corso verrà avviato durante il periodo di preparazione nei ritiri delle squadre, attraverso i medici federali coordinati dal professor Zeppilli, con un programma che la commissione medico-federale sta già approntando da stamattina. Andremo nelle case delle singole squadre, e per la Nazionale lo faremo già dai prossimi giorni in ritiro a Coverciano".
EURO 2028 IN ITALIA? - "L’Italia ha bisogno di un grande evento, lo merita, ci manca da tantissimi anni. È il mio obiettivo e ci sto lavorando già da tempo, nella speranza di trovare adesioni fondamentali per avere un’assegnazione che il nostro Paese merita e deve avere e che consentirà all’Italia di poter, almeno in maniera parziale, risolvere il problema delle infrastrutture. Euro 2028? È una delle possibilità. Chi mi conosce sa quanta dedizione ci metto in campo per centrare questo obiettivo. Quando il nostro Paese riesce a fare squadra, vince. Non c’è nulla da fare. Se vogliamo essere un paese vincente, dobbiamo ognuno fare il proprio compito, abbandonando l’individualismo libertario".