Getty Images
Grassani sull'affare Orsolini-Juve: 'Non ci fu reato, nessun colpevole da indagare'
Secondo il Gup del Tribunale di Bologna, da condividere sono le considerazioni della Procura felsinea circa l’inidoneità del documento “privato” di recompra del giocatore a vantaggio della Juventus ad integrare una qualsivoglia valenza legale. Un atto, secondo i Magistrati che hanno indagato, di cui non si può sostenere la giuridica, documentata, esistenza, al pari della sua azionabilità in caso di dissenso o inadempimento. Non si è, quindi, in presenza di un contratto bensì di un semplice pro memoria, un gentlemen agreement, privo di qualsivoglia validità/efficacia, anche perché non depositato presso gli organi federali competenti. Un inter, quello seguito dalla giustizia bolognese, rapidissimo, tra apertura del fascicolo, svolgimento delle indagini, richiesta di archiviazione e accoglimento della domanda del PM da parte del GUP durato pochissimi mesi, così da garantire chiarezza e certezza del diritto in tempi celeri e sgombrare il campo da ogni strumentalizzazione.
Secondo l’Avv. Mattia Grassani “si tratta di una pronuncia resa a tempo di record che ben può fare da apripista agli altri procedimenti ancora pendenti innanzi alle varie Autorità giudiziarie ordinarie e riguardanti fattispecie similari. Il punto saliente, a mio avviso, la vera svolta della decisione di oggi è che finalmente si mette nero su bianco che un documento avente natura di scrittura privata, non depositato presso gli organi federali competenti, risulta di assoluta irrilevanza per l’ordinamento generale dello Stato. E analogamente dovrebbe essere anche per l’ordinamento sportivo, i cui procedimenti sono, per il momento, sospesi, con il risultato che ciò che non è stato sottoposto al vaglio degli organi tecnici della federazione non può dare luogo, oltre a responsabilità penale, nemmeno a responsabilità disciplinare”.
Siamo, quindi, giunti alla parola fine dell’indagine bolognese, con negazione di qualsivoglia ipotesi di reato nella vicenda Orsolini, in quanto, secondo il Gup del Tribunale di Bologna, “letti gli atti del procedimento penale a margine indicato, non sono emersi estremi di reato e le argomentazioni svolte dal PM a sostegno della richiesta di archiviazione sono condivisibili”. Game over.