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    Granada-Napoli, le pagelle di CM: flop Lobotka, non è il vero Osimhen. Solo due sufficienze

    Granada-Napoli, le pagelle di CM: flop Lobotka, non è il vero Osimhen. Solo due sufficienze

    • Giovanni Annunziata
    Granada-Napoli 2-0

    Granada:

    Rui Silva 6: pochi rischi dalle sue parti, quasi nessun tiro nello specchio da parte del Napoli.

    Foulquier 6,5: le sue discese sulla destra nel primo tempo sono sempre pericolose. Mette in campo qualità e nella ripresa è attento a non scoprire il suo lato.

    Vallejo 6: buone letture iniziali ma è costretto ad arrendersi dopo pochi minuti causa infortunio (23' p.t. German 6,5: non è facile prendere le misure da subentrato ma ci riesce fin da subito)

    Duarte 6,5: vince il duello contro Osimhen sia di fisico che di attenzione.

    Neva 6,5: non concede mai il fondo e riesce a chiudere soprattutto su Politano, ma anche su Elmas quando si sposta sulla fascia (33' s.t. Diaz s.v.).

    Gonalons 6: non si ricordano interventi memorabili da parte dell'ex Roma, ma si limita a fare il compitino senza troppi problemi (33' s.t. Eteki s.v.).

    Herrera 7,5: trova l'inserimento giusto alle spalle della retroguardia avversaria e sblocca la gara con il suo stacco di testa. Lotta in mezzo al campo e fa sentire la sua fisicità. Va vicino addirittura alla doppietta sul finale ma Meret gli dice di no.

    Kenedy 7: gol, assist e giocate interessanti. È una vera e propria spina nel fianco della difesa del Napoli  (25' s.t. Soro 6: nel finale il Napoli spinge e si dedica maggiormente ai compiti difensivi).

    Montoro 6,5: si muove tanto tra le linee e diventa un'insidia costante per il Napoli, specialmente nel primo tempo.

    Machis 6,5: protagonista del contropiede che porta al gol del raddoppio servendo così l'assist per Kenedy (25' s.t. Puertas 6: restituisce vivacità all'attacco del Granada che aveva un po' rallentato lì davanti).

    Molina 6: non si vede tantissimo lì davanti, riempie l'area e dà fastidio agli avversari.


    Martinez 7: può solo sorridere dopo un risultato del genere. Due gol di vantaggio e nessuno subito in casa: in vista del ritorno ci sono i presupposti per conquistare la qualificazione.


    Napoli:

    Meret 6: il Granada è arrivato con troppa facilità dalle sue parti nei due gol. È bravo, tuttavia, ad evitare il 3-0 sul finale con un buon intervento su Herrera. 

    Di Lorenzo 5: i gol arrivano dal suo lato ma non è tutta colpa sua. In avanti spinge, ma non è abbastanza.

    Rrahmani 5: dopo la buona prova contro la Juventus non si ripete. Sul raddoppio del Granada lascia troppo spazio a Machis che calcia senza problemi.

    Maksimovic 5,5: qualche buona chiusura l'ha fatta, ma ha sbagliato tanto in quanto a precisione dei passaggi.

    Mario Rui 6: ha delle difficoltà in fase difensiva, ma trova i compagni con dei buoni filtranti che potrebbero creare delle occasioni pericolose.

    Fabián Ruiz 5,5: ritrova la maglia da titolare dopo il Covid. Qualche buono spunto c'è, però deve ancora mostrare la miglior condizione.

    Lobotka 5: male davanti la difesa. Troppi tocchi per dettare i tempi di gioco, rendendo così sterile il possesso del Napoli. Anche fase di interdizione non aiuta come dovrebbe (19' s.t. Bakayoko 5,5: con il suo ingresso c'è più fisicità e dinamismo in mezzo al campo. Però è impreciso in diverse occasioni).

    Elmas 5,5: si muove tanto, cerca di vivacizzare il gioco del Napoli ma nella ripresa cala di intensità con il passare dei minuti.

    Politano 5: non riesce mai a saltare l'uomo e trovare la giocata giusta. Perde una palla delicatissima che dà vita al contropiede del 2-0 da parte del Granada (1' s.t. Zielinski 5,5: ha qualche buona occasione per trovare il gol ma non centra mai lo specchio).

    Osimhen 5,5: si muove su tutto il fronte offensivo. È suo l'unico tiro nello specchio del Napoli ma può e deve fare molto di più.

    Insigne 5,5: fa tremare Gattuso zoppicando dopo pochi minuti. Forse per questo motivo la sua prestazione è condizionata, non trovando mai la giocata importante.


    Gattuso 5: le tantissime assenze possono sicuramente essere una giustificazione. Però questo sembra un Napoli senz'anima, nonostante la stanchezza e i problemi fisici. Al Maradona tra sette giorni servirà tutt'altro per ribaltare il risultato.

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