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Gosens vede solo l'Inter: il futuro chiama, Marotta ed Ausilio riflettono
MAN ON A MISSION – “E alla fine noi giochiamo a calcio per vincere. Un altro trofeo, un altro ricordo che conserverò per sempre. Non abbiamo ancora finito. Solo lottando da famiglia puoi fare questo genere di cose”. Parole di Robin Gosens, che è stato uno dei più importanti acquisti nel corso del mercato invernale del 2022. Arrivato a gennaio dell’anno scorso – per una cifra prossima ai 28 milioni da versare nelle casse dell’Atalanta – il laterale sinistro tedesco – complice anche qualche infortunio di troppo patito nell’ultimo anno e mezzo, oltre all’esplosione di Dimarco – non è riuscito a ritagliarsi un ruolo da assoluto protagonista con la maglia nerazzurra, rivestendo, molto spesso, compiti da primissimo comprimario nello scacchiere di Inzaghi. Lo dimostrano le sole 16 presenze nell’11 titolare nelle 46 partite disputate quest’anno – su 50 convocazioni in stagione -. Non proprio un rullino di marcia convincente che, a dir la verità, non ha soddisfatto nemmeno lo stesso tedesco, come da lui stesso dichiarato a più riprese: “Ero insoddisfatto di me stesso perché sono andato all'Inter con l'aspirazione di diventare un giocatore titolare. Se prendi un terzino sinistro per quasi 30 milioni di euro, sono tanti soldi”. Dichiarazioni che ben rappresentano lo stato d’animo del giocatore: insoddisfatto sì ma consapevole delle sue prestazioni e determinato a rilanciarsi nelle gerarchie del tecnico piacentino. Anche perché il futuro inizia a bussare alle porte del tedesco.
LA VOLONTA’ DI ROBIN – “Futuro? Per me c’è solo l’Inter. È una delle squadre più grandi al mondo, voglio dimostrare di meritarla. Sono onesto, so che per troppo tempo non sono stato il giocatore che l'Inter pensava di avere comprato. Ne ho parlato anche con Marotta e Ausilio. Avevo sottovalutato quanto gli infortuni potessero influire sul mio gioco, molto fisico. Se sei sempre un secondo in ritardo rispetto all'avversario, c'è poco da fare. Ora sto bene, posso fare vedere chi è il vero Robin”. L’ha dichiarato a più riprese, a gran voce. Gosens vuole rimanere in nerazzurro ed affermarsi nuovamente come uno delle armi a disposizione di Inzaghi, come uno dei laterali più pericolosi d’Europa. Non c’è altra scelta per il tedesco. Ma il club di Viale della Liberazione è chiamato ad interrogarsi sul suo destino.
FUTURO – Dopo un anno e mezzo di prestito, il prossimo 1° luglio arriverà l’obbligo per la famiglia Zhang di versare la cifra pattuita con l’Atalanta e riscattare il giocatore. Un investimento considerevole sul quale poi, insieme al giocatore, effettuare le dovute riflessioni. Anche perché in Germania, in Bundesliga, il profilo di Gosens è tra quelli più chiacchierati, specialmente da parte del Wolfsburg che, a fine stagione, saluterà Paulo Otavio, terzino brasiliano classe 1994. Un posto che si libera esattamente per l’esterno sinistro dell’Inter. Alcuni sondaggi ci sono già stati ma il club tedesco non ha ancora formulato un’offerta concreta, con Marotta ed Ausilio, intenzionati a non trattare per meno di 20 milioni di euro. Ed in caso di cessione? Ecco che la dirigenza nerazzurra monitora il nome di Fabiano Parisi, classe 2000 dell’Empoli. Il tempo delle scelte sta arrivando. Gosens ha una gran voglia di Inter. Marotta ed Ausilio riflettono. Decisione attesa nelle prossime settimane.