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    Gosens prezioso sul mercato di gennaio: i nomi per l'Inter

    Gosens prezioso sul mercato di gennaio: i nomi per l'Inter

    • Cristian Giudici
    Le vacanze più brutte di sempre. Robin Gosens avrebbe voluto essere ai Mondiali in Qatar con la Germania, ma il ct Flick non lo ha convocato in nazionale. Troppo pochi i 722 minuti giocati all'Inter in tutto l'anno solare 2022. 

    IL BIVIO - Ora l'esterno sinistro (classe 1994 ex Atalanta) deve prendere una decisione sul proprio futuro: restare a Milano per cercare di convincere Simone Inzaghi a dargli più spazio oppure cambiare aria per provare a rilanciarsi altrove? Le proposte non gli mancano, a partire dal Bayer Leverkusen, che ci aveva già provato negli ultimi giorni dello scorso mercato estivo ed è pronto a tornare alla carica per gennaio. Quando altri club sono disposti a dargli una chance: in Inghilterra (il Leicester), ma soprattutto in Germania: il Wolfsburg e, più dell'Eintracht Francoforte, il Borussia Monchengladbach. Dove giocano due calciatori seguiti dall'Inter. 

    PEDINA DI SCAMBIO - Il laterale sinistro algerino Ramy Bensebaini (impegnato stasera in amichevole contro la Svezia) e l'attaccante francese Marcus Thuram (convocato da Deschamps ai Mondiali in Qatar con la Francia) piacciono ai nerazzurri. Entrambi sono in scadenza di contratto a giugno, quindi a fine stagione si possono svincolare a parametro zero. Però, per battere sul tempo la concorrenza, Marotta e Ausilio possono intavolare una trattativa con il club tedesco per almeno uno dei due (Thuram ha la priorità e in tal caso il buco a sinistra verrebbe coperto da un giovane tra l'olandese Mitchel Bakker del Bayer Leverkusen e lo spagnolo Jesus Vazquez del Valencia). Un po' come successe nel gennaio del 2020, quando l'Inter prese Eriksen dal Tottenham per 27 milioni di euro. Rispetto ad allora, oggi i dirigenti nerazzurri non hanno a disposizione un budget del genere e quindi utilizzerebbero volentieri Gosens come pedina di scambio. In alternativa devono fare cassa sul mercato in uscita, ma sarà un'impresa vendere (bene) Correa. 

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