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Gosens croce e delizia, Germania e Spagna sono ancora due nazionali imperfette
La stagione 2020-21 è iniziata con un pareggio fra due nazionali ex campioni del mondo. Uno a uno a Stoccarda fra Germania e Spagna nella prima giornata di Nations League con un gol di Werner, appena passato dal Lipsia al Chelsea su assist del debuttante atalantino Gosens, rimasto coinvolto nell’azione del pareggio spagnolo di Gaya al 6' di recupero del secondo tempo. Così in testa al gruppo 3 c’è adesso l’Ucraina che ha battuto 2-1 la Svizzera: le due grandi, assai imperfette per quanto hanno fatto vedere in questa partita, devono già rincorrere.
POCO SPETTACOLO - Il primo tempo non è stato per niente memorabile, il secondo appena appena meglio. Ritmo lento, nessuna giocata di qualità e molti errori tecnici, nei passaggi e anche nei tocchi ravvicinati, errori che non ti aspetti da due squadre di questo livello. E se le occasioni da gol non sono mancate (tantoché Trapp e De Gea sono stati i migliori in campo insieme a Werner) è successo proprio per errori commessi da una parte e dall’altra. Per esempio, un passaggio indietro corto e improvvido di Emre Can ha messo fuori causa Trapp in uscita, bravissimo però a recuperare e a togliere dai piedi di Rodrigo una palla-gol con un intervento di piede da grande difensore, fuori area.
LA RIPARTENZA - Löw e Luis Enrique stanno rifondando Germania e Spagna e si è visto bene quanto sono ancora distanti dal traguardo. I tedeschi devono ripartire dopo le delusioni di Russia 2018 e dell’ultima Nations League, gli spagnoli devono ricostruirsi dopo i fasti del mondiale di Sudafrica 2010: di quella nazionale sono rimasti solo Busquets, Sergio Ramos e Jesus Navas, schierato a Stoccarda come ala destra. Löw ha utilizzato solo due giocatori delle finaliste di Champions, il bavarese Süle e il parigino Kehrer, e ha presentato la difesa a tre recuperando l’idea di Allegri, che nella grande rimonta di Champions contro l’Atletico Madrid schierò Emre Can come terzo centrale difensivo a destra. L’ex juventino, errore a parte, ha fatto una buona partita per impostazione. Con questo sistema l’atalantino Gosens avrebbe dovuto trovarsi a suo agio, ma in realtà nei primi 45' è entrato raramente sulla scena. Si è visto un po’ di più Fabian Ruiz sul fronte opposto. La Spagna ha tenuto di più la palla, ma in attacco, proprio come la Germania, nel primo tempo non ha trovato lo spunto decisivo: Rodrigo ha sbagliato tanto, Ferran Torres ha concluso poco, di là Draxler si è fatto respingere di piede un tiro da due passi da De Gea che ha fatto la paratona su Sané. Il quale ha spesso rinunciato alla conclusione quando ne aveva la possibilità: non si è capito se lo ha fatto per altruismo o perché non ha voluto prendersi la responsabilità (più probabile quest’ultima spiegazione), in ogni caso ha sbagliato.
L’ASSIST E L’ERRORE DI GOSENS - A 17 anni e 10 mesi Ansu Fati ha fatto il suo debutto in nazionale a inizio ripresa, al posto di Jesus Navas, che ha il doppio dell’età del giovanissimo barcellonista. Ma dopo 6' la Germania è andata in vantaggio con un lancio, un assist e un tiro: lancio da dietro (bellissimo) di Gündogan, aggancio e cross da sinistra di Gosens per Werner che ha saltato Sergio Ramos e Pau Torres e piazzato la palla sul palo più lontano con un tiro che ha preso De Gea in controtempo. Ansu Fati ha vivacizzato l’attacco spagnolo, sostenuto ora da un buon ritmo di tutta la squadra. La Germania ha fatto più di un passo indietro, quando Sané ha chiesto il cambio Löw ha messo Ginter, non un attaccante, ed è passato al 5-4-1. E’ stata una mossa sbagliata, che ha incoraggiato la Spagna a intensificare l’attacco. Ansu Fati ha pure segnato, ma un attimo prima che la palla entrasse in porta Orsato ha fischiato un fallo netto di Sergio Ramos su Ginter. Löw, impaurito, ha tolto anche la sua unica punta, Werner. Il gol buono della Spagna è arrivato al 6' del recupero, quando la Germania era chiusa nella propria area e non riusciva più a ripartire: cross da destra di Ferran Torres su cui ha chiuso in ritardo Gosens, colpo di testa-assist di Rodrigo, tocco di Gaya a due passi dalla porta. Sembrava in fuorigioco, in realtà proprio Gosens, rimasto addirittura oltre la linea di fondo dopo l’intervento in scivolata, lo teneva in gioco.
GLI “ITALIANI” E GLI EX- Orsato: direzione senza errori di una partita priva di fallacci (nemmeno un ammonito), giusto annullare il gol di Ansu Fati. Emre Can: l’ex juventino ha fatto un’ora da terzo centrale di destra, con un solo brutto errore, poi, quando è uscito Sané e Löw è passato al 5-4-1, si è trasformato in ala destra e si è fatto apprezzare anche in quel ruolo. Rüdiger: l’ex romanista ha giocato con la solita autorevolezza come terzo difensore a sinistra, zero errori. Gosens: debutto con assist e con errore nell’azione del pareggio spagnolo; nel primo tempo lo hanno cercato poco, nella ripresa è cresciuto di tono; dovrebbe dedicare il suo esordio a Gasperini. Fabian Ruiz: il napoletano non è stato sempre coinvolto nel gioco, ha creato da solo un’occasione che Trapp gli ha respinto. Luis Enrique: l’ex allenatore della Roma è tornato in panchina dopo la tragedia della perdita di sua figlia, per lui solo un grande abbraccio.
SENZA VAR - Germania-Spagna è stata diretta molto bene da Orsato. Non c’era la Var, che in Nations League entrerà in scena solo nelle finali. Non c’erano nemmeno i vecchi arbitri di porta. La sensazione è che i due guardalinee italiani, Giallatini e Preti, si siano divertiti molto più del solito: potevano alzare la bandierina senza indugi e senza timori, anche nel torto (ma le segnalazioni sono state corrette) avrebbero avuto ragione...
GERMANIA-SPAGNA 1-1, IL TABELLINO
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GERMANIA (3-4-1-2): Trapp 7; Emre Can 6 Süle 6 Rüdiger 6; Kehrer 6
Gundogan 6 (29' st Serdar sv) Kroos 6 Gosens 6; Draxler 5; Sané 5,5 (18'
st Ginter 6) Werner 7 (45' st Koch sv). Ct: Löw 5
SPAGNA (4-3-3): De Gea 7; Carvajal 6 Sergio Ramos 6 Pau Torres 6,5 Gaya 7;
Fabian Ruiz 5,5 (35' st Oscar sv) Busquets 5,5 (12' st Merino 6) Thiago
Alcantara 5,5; Jesus Navas 5,5 (1' st Ansu Fati 6,5) Rodrigo 6 Ferran
Torres 6. Ct: Luis Enrique 6
ARBITRO: Orsato 7
MARCATORI: 6' st Werner (G), 51' st Gaya (S) ASSIST: Gosens (G), Rodrigo (S)
LA RIPARTENZA - Löw e Luis Enrique stanno rifondando Germania e Spagna e si è visto bene quanto sono ancora distanti dal traguardo. I tedeschi devono ripartire dopo le delusioni di Russia 2018 e dell’ultima Nations League, gli spagnoli devono ricostruirsi dopo i fasti del mondiale di Sudafrica 2010: di quella nazionale sono rimasti solo Busquets, Sergio Ramos e Jesus Navas, schierato a Stoccarda come ala destra. Löw ha utilizzato solo due giocatori delle finaliste di Champions, il bavarese Süle e il parigino Kehrer, e ha presentato la difesa a tre recuperando l’idea di Allegri, che nella grande rimonta di Champions contro l’Atletico Madrid schierò Emre Can come terzo centrale difensivo a destra. L’ex juventino, errore a parte, ha fatto una buona partita per impostazione. Con questo sistema l’atalantino Gosens avrebbe dovuto trovarsi a suo agio, ma in realtà nei primi 45' è entrato raramente sulla scena. Si è visto un po’ di più Fabian Ruiz sul fronte opposto. La Spagna ha tenuto di più la palla, ma in attacco, proprio come la Germania, nel primo tempo non ha trovato lo spunto decisivo: Rodrigo ha sbagliato tanto, Ferran Torres ha concluso poco, di là Draxler si è fatto respingere di piede un tiro da due passi da De Gea che ha fatto la paratona su Sané. Il quale ha spesso rinunciato alla conclusione quando ne aveva la possibilità: non si è capito se lo ha fatto per altruismo o perché non ha voluto prendersi la responsabilità (più probabile quest’ultima spiegazione), in ogni caso ha sbagliato.
L’ASSIST E L’ERRORE DI GOSENS - A 17 anni e 10 mesi Ansu Fati ha fatto il suo debutto in nazionale a inizio ripresa, al posto di Jesus Navas, che ha il doppio dell’età del giovanissimo barcellonista. Ma dopo 6' la Germania è andata in vantaggio con un lancio, un assist e un tiro: lancio da dietro (bellissimo) di Gündogan, aggancio e cross da sinistra di Gosens per Werner che ha saltato Sergio Ramos e Pau Torres e piazzato la palla sul palo più lontano con un tiro che ha preso De Gea in controtempo. Ansu Fati ha vivacizzato l’attacco spagnolo, sostenuto ora da un buon ritmo di tutta la squadra. La Germania ha fatto più di un passo indietro, quando Sané ha chiesto il cambio Löw ha messo Ginter, non un attaccante, ed è passato al 5-4-1. E’ stata una mossa sbagliata, che ha incoraggiato la Spagna a intensificare l’attacco. Ansu Fati ha pure segnato, ma un attimo prima che la palla entrasse in porta Orsato ha fischiato un fallo netto di Sergio Ramos su Ginter. Löw, impaurito, ha tolto anche la sua unica punta, Werner. Il gol buono della Spagna è arrivato al 6' del recupero, quando la Germania era chiusa nella propria area e non riusciva più a ripartire: cross da destra di Ferran Torres su cui ha chiuso in ritardo Gosens, colpo di testa-assist di Rodrigo, tocco di Gaya a due passi dalla porta. Sembrava in fuorigioco, in realtà proprio Gosens, rimasto addirittura oltre la linea di fondo dopo l’intervento in scivolata, lo teneva in gioco.
GLI “ITALIANI” E GLI EX- Orsato: direzione senza errori di una partita priva di fallacci (nemmeno un ammonito), giusto annullare il gol di Ansu Fati. Emre Can: l’ex juventino ha fatto un’ora da terzo centrale di destra, con un solo brutto errore, poi, quando è uscito Sané e Löw è passato al 5-4-1, si è trasformato in ala destra e si è fatto apprezzare anche in quel ruolo. Rüdiger: l’ex romanista ha giocato con la solita autorevolezza come terzo difensore a sinistra, zero errori. Gosens: debutto con assist e con errore nell’azione del pareggio spagnolo; nel primo tempo lo hanno cercato poco, nella ripresa è cresciuto di tono; dovrebbe dedicare il suo esordio a Gasperini. Fabian Ruiz: il napoletano non è stato sempre coinvolto nel gioco, ha creato da solo un’occasione che Trapp gli ha respinto. Luis Enrique: l’ex allenatore della Roma è tornato in panchina dopo la tragedia della perdita di sua figlia, per lui solo un grande abbraccio.
SENZA VAR - Germania-Spagna è stata diretta molto bene da Orsato. Non c’era la Var, che in Nations League entrerà in scena solo nelle finali. Non c’erano nemmeno i vecchi arbitri di porta. La sensazione è che i due guardalinee italiani, Giallatini e Preti, si siano divertiti molto più del solito: potevano alzare la bandierina senza indugi e senza timori, anche nel torto (ma le segnalazioni sono state corrette) avrebbero avuto ragione...
GERMANIA-SPAGNA 1-1, IL TABELLINO
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GERMANIA (3-4-1-2): Trapp 7; Emre Can 6 Süle 6 Rüdiger 6; Kehrer 6
Gundogan 6 (29' st Serdar sv) Kroos 6 Gosens 6; Draxler 5; Sané 5,5 (18'
st Ginter 6) Werner 7 (45' st Koch sv). Ct: Löw 5
SPAGNA (4-3-3): De Gea 7; Carvajal 6 Sergio Ramos 6 Pau Torres 6,5 Gaya 7;
Fabian Ruiz 5,5 (35' st Oscar sv) Busquets 5,5 (12' st Merino 6) Thiago
Alcantara 5,5; Jesus Navas 5,5 (1' st Ansu Fati 6,5) Rodrigo 6 Ferran
Torres 6. Ct: Luis Enrique 6
ARBITRO: Orsato 7
MARCATORI: 6' st Werner (G), 51' st Gaya (S) ASSIST: Gosens (G), Rodrigo (S)