Gori a CM: 'In B per giocarmela. Nocerina sempre meglio'
Pier Graziano Gori ha conosciuto la serie B una decina di anni fa ad Ancona. Da quella manciata di partite sono passate una decina di stagioni, che hanno costruito la carriera dell’estremo difensore tarantino sui difficili campi della serie C. Un paio d’anni fa si sono trovate a contendersi Gori ben quattro formazioni, tra le quali il team svizzero del Bellinzona e la Nocerina. Proprio i campani alla fine l’hanno spuntata, traghettando, ma anche facendosi traghettare nella serie cadetta da Graziano Gori, che racconta la sua storia in esclusiva a calciomercato.com.
Per un portiere che ha fatto della Lega Pro la sua categoria per quasi dieci anni, cosa vuol dire tornare in serie B?
Quando ha accettato Nocera cosa si aspettava?
“Eravamo in Lega Pro con una società che solo pochi mesi prima era addirittura tra i Dilettanti. Non potevo certo immaginare di arrivare in B così presto. Però sono di Taranto e sapevo che da queste parti, al sud c’è un entusiasmo contagioso. La gente sembra viva solo per il calcio, e per noi che andiamo in campo è una bella spinta.”
La Nocerina che parte reciterà in questa stagione?
“Di sicuro daremo il massimo. Scenderemo in campo per vincere ogni partita a prescindere dall’avversario. Lo faremo per la gente, per la società e per noi stessi. Non siamo al livello di squadroni come la Sampdoria, il Torino e il Padova, ma possiamo fare la nostra bella figura. Siamo a cinque punti in cinque gare. Siamo partiti abbastanza bene e penso che cresceremo ancora.”
Ci sembra di capire che lei ha chiare in mente le favorite alla promozione in serie A.
“Tutto sommato sono quelle che ho citato, ma è giusto dire che siamo solo all’inizio e tante cose possono cambiare. Cinque partite sono davvero poco a fronte di una stagione lunga e molto equilibrata. Potrebbe venir fuori qualche squadra a sorpresa e stravolgere i pronostici. Ma non voglio fare nomi, meglio aspettare ancora un po’.”
A pochi chilometri da Nocera, è arrivata in B un’altra realtà del sud, la Juve Stabia di Braglia.
“Una bella squadra e un pubblico incredibile. Ci ho giocato contro l’anno scorso e mi sono divertito moltissimo. Hanno la fortuna, come noi del resto, di avere una tifoseria caldissima che li segue sempre. In più, giocare al Romeo Menti di Castellammare non è mai facile: hai letteralmente la gente addosso.”
Lei non ha mai fatto problemi a parlare di colleghi che stima. Ci dice qualcosa sui portieri di questo campionato?
“Si, mi vengono in mente Guarna dell’Ascoli, Leali del Brescia e Lamanna del Bari. Sono bravi e sanno stare in campo.”
Dalla B facciamo con lei un salto direttamente sui campi della serie A. Chi vede favorita allo scudetto? E poi lei per chi tifa?
“Io sono di Taranto e tifo per il mio Taranto, quindi in serie A ho solo squadre che mi piace veder giocare. Da quello che si è visto fino ad ora credo che il Milan, la Juve e il Napoli siano le pretendenti più accreditate. Salvo infortuni e altro che non so prevedere, le prime, alla fine della stagione dovrebbero essere queste.”
E l’Inter campione del mondo in carica?
“Non la vedo bene. Sicuramente non sta dimostrando di avere il passo delle altre. No, anche cambiando tecnico non sono convinto dei nerazzurri.”
A parte le grandi c’è qualche squadra guarda con maggiore simpatia?
“Si, il Novara di Tesser. Ci ho giocato contro quando ero al Benevento due anni fa. Giocano ancora come giocavano allora. È davvero una bella cosa. E dopo la vittoria sull’Inter devo ancora di più fare i complimenti al Mister!”
