Gomorra a Milano, faida per la droga in Curva Sud: 'E c'è chi ha guadagnato 2 milioni per la Champions dell'Inter'
Il 18 dicembre anche l'avvocato di Anghinelli era stato pestato allo stadio Dall'Ara durante Bologna-Milan. Fra i tifosi di quella trasferta coi Black Devil c'è anche Domenico Vottari, 50enne calabrese di Melito Porto di Salvo in provincia di Reggio Calabria, anni in carcere per una condanna per omicidio e vicino a esponenti della ’ndrangheta, anche se non è mai stato coinvolto in indagini per mafia.
L'8 novembre 2018 una bomba carta esplode contro l'ingresso del suo "Black Devil lounge bar" di Solaro, in provincia di Milano. Sono giorni in cui Anghinelli non fa mistero dei suoi piani futuri: "Dobbiamo riprenderci il primo anello - dice in giro un po' a tutti -, rimettiamo il vecchio gruppo. Torniamo noi, loro non sanno chi siamo, cosa possiamo fare".
La faida in curva parte due anni prima, come racconta un'altra fonte interna al tifo: "Tutto cambia nell'aprile 2016, quando i Commandos Tigre, che erano al primo anello blu sono stati espulsi dalla curva Sud. Sono una cinquantina e finiscono all'anello verde dalla parte opposta del Meazza, senza però mai smettere di pensare di tornare dove erano stati cacciati. Alla Sud".
Due fronti contrapposti tra cui le tensioni non si placheranno mai. Da una parte di direttivo della curva. Con il vero leader, Luca Lucci, condannato per il pestaggio di un'interista, poi morto suicida, e per droga. E poi Giancarlo Sandokan Lombardi (estorsione, rapina e tentato omicidio) e il Barone Giancarlo Capelli. Dall'altra Anghinelli, Mimmo Vottari, e anche Moreno Fuscaldo, prima nei Commandos Tigre, poi fondatore dei Black Devil, coinvolto anche lui in indagini di droga. Quando ritornano nella Sud, iniziano lentamente a espandersi. Una prova di forza che potrebbe aver innescato la reazione di schegge della curva contro di loro.
"La curva è la più grande piazza di spaccio di Milano, niente a che vedere con il bosco di Rogoredo. Altra qualità e altri incassi", confida un altro ultrà vicino al direttivo. Business da milioni di euro, oltre allo spaccio ci sono anche merchandising, gestione di trasferte e vendita di biglietti. "Per dare la misura dei soldi che girano - racconta ancora il tifoso -, con la finale di Champions dell'Inter a Madrid nel 2010 c'è chi ha guadagnato 2 milioni di euro".