Gomez: 'Sto bene all'Atalanta, non vedo l'ora di abbracciare la Coppa' VIDEO
Protagonista in conferenza stampa presso la sala conferenze dello 'Stadio Olimpico' il capitano dell'Atalanta, Alejandro 'Papu' Gomez. Domani si gioca la Finale di Coppa Italia tra Atalanta e Lazio, e il numero dieci nerazzurro parla insieme al tecnico Gian Piero Gasperini.
PENSIERO STUPENDO. "Per l'Atalanta rappresenta tantissimo questa Finale, ovviamente è un momento importante per la nostra storia. Sarebbe straordinario vincere domani per la storia del nostro club. Vincere un trofeo con l'Atalanta sarebbe fantastico".
VORREI MA NON POSSO. "Vorrei tanto abbracciare la Coppa ma non mi azzardo, spero di farlo domani (ride, ndr). Io sono nato trequartista, fin dal settore giovanile in Argentina. Piano piano poi l'evoluzione del calcio e dei moduli mi hanno spostato in diverse posizioni. Quest'anno con la partenza di Cristante non trovavamo un giocatore da mettere in quel ruolo, parlandone col mister ci abbiamo provato e io ci ho preso davvero gusto. Me la godo".
NIENTE LAZIO, SOLO DEA. "So che c'è stato per me un grande interessamento della Lazio, ma non mi ha fatto effetto. Ho sempre detto che con l'Atalanta competitiva a grandi livelli, come stiamo facendo quest'anno, sarei rimasto senza neanche discutere.
PAPU BANDIERA? "Io un simbolo in un calcio con sempre meno bandiere? Sono da cinque anni a Bergamo, non so se posso considerarmi una bandiera come De Rossi a Roma, per esempio. So bene di essere importante per la squadra e per i miei compagni. In questi anni siamo cresciuti tutti insieme, e ciò mi rende orgoglioso e contento per il contributo che sono riuscito a dare per raggiungere gli obiettivi che ci siamo man mano prefissati, come andare in Europa League. Portare questa gioia ed allegria al pubblico bergamasco ci rende veramente felici".
LA SVOLTA COL GASP. "Abbiamo cambiato qualcosa, partendo dalla mentalità della società. E soprattutto da quando è arrivato mister Gasperini, qualcosa è cambiato nella testa dei giocatori. Prima si pensava alla salvezza, adesso si lotta per traguardi importanti. Forse senza Gasperini non sarebbe successo. Non sento grandi pressioni. Lì davanti, noi tre, siamo i più esperti forse insieme a Ilicic e Zapata. Ci divertiamo tantissimo, anche in settimana con gli allenamenti".