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    Golfo Aranci, ragazza nel buffet dell'hotel: si scatena la polemica

    Golfo Aranci, ragazza nel buffet dell'hotel: si scatena la polemica

    • Giacomo Spurio
      Giacomo Spurio
    Tutto è partito dalla denuncia di un turista in vacanza in Sardegna; in un hotel in Gallura, infatti, sulla tavola è comparsa una ragazza in costume da bagno, ricoperta di cioccolato e stesa vicino a vari dolci. Il turista, un manager milanese che si trovava lì in vacanza, ha pubblicato sul suo profilo Linkedin la foto del buffet e un commento in cui parla espressamente di “corpo femminile come oggetto” accusando anche il gruppo Alpitour a cui l’albergo è collegato. L’uomo, dopo un primo momento di sgomento, racconta di aver espresso il suo disappunto, chiedendosi come può una catena alberghiera che promuove i valori della tradizione ma anche dell’innovazione, permettere che nelle proprie strutture si assista a comportamenti di questo tipo, che rimandano alla mercificazione del corpo femminile, equiparando la donna ad un oggetto, solo per soddisfare l’occhio di qualcuno.

    Il turista lombardo aggiunge anche che, sua figlia di 14 anni, è rimasta profondamente colpita dall’accaduto. Una volta pubblicato il post, è arrivata immediata la replica di Voi Hotels (che sta per “vera ospitalità italiana”); l’azienda ha voluto porgere le scuse all’uomo e a tutta la sua famiglia. Inoltre l’hotel, a nome di tutto il management Voi Hotels, aggiunge che c’è grande rammarico per l’incidente che si è verificato nella suddetta struttura, ribadendo con fermezza che l’intenzione non era quella di promuovere valori diversi da quelli che sono stati sempre diffusi dalla catena di alloggi. La stessa ha voluto anche far sapere di star intraprendendo azioni immediate per affrontare quanto accaduto in maniera costruttiva, per assicurarsi che nessun cliente possa più sentirsi offeso in qualche modo. Anche su questo punto, però, non si è fatta attendere la risposta dello stesso turista, il quale ha ribadito che non si tratta di un’offesa a livello personale, piuttosto di una rappresentazione della donna molto offensiva e spiacevole.
     

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