Golden Foot 2014, ESCLUSIVA Panenka: 'Gioco a golf con Nedved, in futuro lo vedo come presidente della Juventus'
Inevitabile partire dal ricordo del 'rigore alla Panenka', grazie al quale, nel 1976, la Cecoslovacchia sconfisse nella finale degli Europei la Germania Ovest.
"Prima della partita non sapevo se saremmo andati ai rigori, ma sapevo che, se ci fossimo andati, avrei calciato il mio in quel modo".
Fra quelli che negli anni hanno imitato il suo stile, da Totti a Pirlo, tanto per citare due italiani, qual è quello che si è avvicinato di più? "L'importante è fare gol. Chi fa gol ha raggiunto il suo obiettivo, lo stile viene dopo".
Anche la finale del terzo posto degli Europei del 1980, a Napoli contro l'Italia, finì ai rigori...
"Sì, dopo una serie infinita di rigori. Noi, per scaramanzia, tirammo i primi cinque con lo stesso ordine di giocatori del 1976. Poi si andò a oltranza fino all'errore di Collovati".
Ora di cosa si occupa signor Panenka?
"Ho tentato una carriera politica che è terminata prima di iniziare. Sono presidente onorario del Bohemians, il club nel quale iniziai a giocare. E poi mi dedico a molte iniziative nel campo socialie, specialmente in aiuto dei bambini. E infine, quando ho un po' di tempo libero, gioco anche a golf con il mio amico Pavel Nedved".
Questa estate Andrea Agnelli, presidente della Juventus, ha detto che Nedved avrebbe il carisma e la personalità giuste per diventare presidente della Federcalcio ceca. Cosa ne pensa? E lei come si vedrebbe in quel ruolo?
"Per quanto mi riguarda, non lo farei. Per quanto riguarda Pevel, invece, forse Agnelli pensa anche che possa diventare, in futuro, un buon candidato per fare il presidente della Juventus".
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